Le
polemiche non vanno mai in ferie. Antonio Cassano nel corso dell’ultima puntata
della Bobo TV a teatro, (l’edizione estiva itinerante), ha raccontato una serie
di aneddoti riguardo la sua vita da calciatore. Il capitolo è enorme, le
domande vertono intorno agli allenatori con i quali ha avuto il piacere di
lavorare negli anni. Con Mazzarri c’è stato grande affetto dal punto di vista
umano, ma pochi elogi sul piano professionale.
“Gli voglio bene,
però ogni volta inventava scuse. Una volta c'era un po' di vento, poi c'era il
campo bagnato, l'erba era alta. Penso sia una bravissima persona. Quando noi
non attaccavamo mai, sempre in difesa con mezzo contropiede, lui parlava alla
stampa e diceva che avevamo dominato la partita. Io gli rispondevo ‘Mister, ma
che ca**o stai dicendo? Non attacchiamo mai’".
Il
giudizio è ancora più duro quando si parla di Claudio Gentile. L’ultimo
allenatore della nazionale under 21 in grado di vincere l’Europeo con gli
azzurrini. Il tecnico italiano decise di non convocare Cassano nella spedizione
del 2004, preferendogli in attacco il quintetto: Rosina, Sculli, Gilardino,
Caracciolo e Del Nero. Fantantonio non ha mai digerito la scelta e ha affondato
il colpo, spiegando lo scarso feeling con l’allenatore.
"Immagina quanto non lo sopportavo, io facevo finta di avere
la pubalgia per non allenarmi. L'unica cosa positiva è che non l'hanno più
fatto allenare. La miglior cosa che potesse accadere. L'esclusione dagli
Europei Under 21? Altro che Nazionale di sfigati e rimbambiti, sette di quei
ragazzi sono diventati campioni del Mondo, mentre lui a quei traguardi mi
sembra non ci sia arrivato. Abbiamo vinto un titolo europeo e una medaglia
olimpica dopo 70 anni, non mi sembrano proprio degli sfigati. Non vorrei essere
in lui quando incontrerà sul campo i suoi ex compagni".
di
Mario Lorenzo Passiatore