Calcio Estero
Benitez esonerato, ma le sue parole sono una lezione di vita
16/01/2022
di Redazione
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Non è stata una parentesi felice quella di Rafa Benitez sulla panchina dell’Everton. Fatale la sconfitta con il Norwich per l’allenatore spagnolo che lascia il club al sedicesimo posto, con 19 punti maturati in altrettante partite e un pericoloso più sei sulla zona retrocessione. Ha lasciato il segno sull’altra sponda di Liverpool, quella rossa di Anfield con una storica Champions League in bacheca.
E’ andata meno bene sulla panchina dei Toffees, la cui avventura è durata meno di una stagione. Ed è proprio sui tempi che l’allenatore di Madrid ha voluto spiegare che ormai nell’era moderna non c’è più modo di aspettare o di credere nei progetti. Lo abbiamo conosciuto da vicino in Italia, sia all’Inter che al Napoli, dimostrando grande signorilità anche in momenti poco felici. Così a distanza di poche ore dall’esonero, ha espresso il suo pensiero.
"La via per il successo non è alla portata di tutti, ed è triste, ma oggi nel calcio esiste la ricerca del risultato immediato e c'è sempre meno pazienza. Le circostanze hanno prodotto questa situazione ed era ormai impossibile continuare con questo progetto".
Una lezione di vita, con una leggera vena polemica all’indirizzo del club, nei confronti di chi ha scelto di porre fine al progetto che era cominciato pochi mesi fa. Il suo pensiero poi va alle gente di Liverpool e chi l’ha accolto sempre con un sorriso fraterno. Perché lì si è sempre sentito a casa.
“Sapevamo che non sarebbe stata facile, e che si trattava di una grande sfida, dal punto di vista emotivo e sportivo. Il mio amore per questa città, per il Merseyside e le sue persone, mi hanno indotto ad accettare la sfida, ma solo quando lo svolgi realizzi veramente la difficoltà di un compito. Dal primissimo giorno io e il mio staff abbiamo lavorato come facciamo sempre, con dedizione e impegno pieno: non dovevamo solo raggiungere i risultati, ma anche entrare nel cuore della gente. Tuttavia, la situazione economica del club e gli infortuni hanno complicato il lavoro. Ero convinto che le cose sarebbero migliorate al rientro degli infortunati, e con dei nuovi acquisti a gennaio".
di Redazione