Era un sogno e alla fine si è trasformato in una magica realtà. E’
diventata virale l’immagine che ritrae David Beckham ammaliato in tribuna
mentre osserva Leo Messi con la maglia dell’Inter Miami. Tutti con lo
smartphone in mano, tranne uno: Beckham si gustava il momento dell’esordio del
fenomeno argentino. In queste ore, il numero uno dell’Inter Miami, ha
raccontato in un’intervista al The Athletic come è nata la trattativa per
portare Messi in America. Un approccio timido con il padre che ha radici ben
profonde nel tempo.
“Un giorno dobbiamo
portare Messi nel nostro club'. Probabilmente è stato quando abbiamo incontrato
Jorge per la prima volta. L'altro giorno ho trovato sul mio telefono una delle
prime presentazioni in cui Messi indossava la maglia del nostro club. Era di 10
anni fa. Quindi è sempre stato nella mia testa questo trasferimento. Credo che
ogni proprietario di un club sportivo pensi: 'Vogliamo attirare i migliori
giocatori nel nostro club'".
Dall’idea ai fatti, il primo vero tentativo risale a settembre
2019, quando Beckham decise di presentarsi in Catalogna per ribadire il suo
grande desiderio. Un gesto forte che fece breccia nel cuore del padre. Anche
se, non era ancora arrivato il momento giusto.
“Siamo saliti su un aereo e
siamo volati segretamente a Barcellona da Londra. Ci siamo intrufolati in albergo, abbiamo
incontrato Jorge Messi e abbiamo iniziato un dialogo. Abbiamo detto: 'Vorremmo
che tuo figlio giocasse per la nostra squadra un giorno. Sappiamo che non è
ancora possibile, ma ci piacerebbe che un giorno Leo fosse a Miami'".
Dal
Barcellona al PSG, l’attaccante argentino non ha resistito al corteggiamento
serrato di Nasser Al-Khelaifi e ai messaggi dell’amico Neymar. Chiusa la
parentesi Parigi, ecco finalmente Miami. Un posto che era davvero nel destino, come
racconta Beckham.
“Abbiamo fatto un lavoro incredibile, raccontando
cosa avrebbe potuto fare Messi per lo sport in questo Paese, cosa potrebbe fare
per la MLS e cosa potrebbe fare per l'Inter Miami...".
di
Mario Lorenzo Passiatore