Calcio Estero

Il Bayern fa muro, l’ultimo veto su Lewandowski

24/06/2022

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Wikimedia Commons

In Baviera hanno alzato i toni, invitando il procuratore del polacco a rispettare il contratto. Ma c’è la volontà del calciatore che è quella di andare a giocare in Liga e ormai da tempo è uscito allo scoperto. “La situazione non è cambiata, ci aspettiamo di vederlo il primo giorno di…”

Adesso è diventata una vera battaglia mediatica. Dichiarazioni, tweet e comunicati sui giornali. A Monaco hanno scelto la linea dura e non vogliono mollare la presa per nessuna ragione al mondo. E’ una situazione paradossale, con il giocatore che è uscito allo scoperto manifestando la sua volontà di andare via. Robert ha indicato anche la strada: solo Barcellona. Intanto in Catalogna non possono accelerare perché la situazione finanziaria ha congelato l’operazione. Ma la cosa che più ha infastidito il calciatore è la continua resistenza del club nei confronti del suo entourage. I blaugrana continuano a chiedere tempo, forti dell’accordo con il giocatore e lui attende, rassicurato dal suo agente.

I rapporti tra il management bavarese e il procuratore del bomber polacco sono praticamente compromessi. Pini Zahavi è lo stesso agente che un anno fa portò via Alaba a parametro zero al Real Madrid. Una mossa che non hanno mai digerito al Bayern. Adesso vorrebbe spostare a prezzo di saldo Lewandowski in Liga. Il giocatore non vuole sentire ragioni, ma dal club continuano a fare resistenza e nelle ultime ore Oliver Kahn, CEO  del club, ha spiegato che non ci saranno sconti e rispetteranno gli accordi.

"Ha un contratto fino al 2023 e ci aspettiamo di vederlo nel primo giorno di precampionato. La situazione non è cambiata, Robert ha un contratto con noi per un altr'anno e saremo felici quando si unirà a noi al raduno".

Siamo ufficialmente al muro contro muro, nonostante il Bayern abbia già ufficializzato Mané dal Liverpool, starebbe pensando a un nuovo innesto nel reparto avanzato. E forse solo allora, potrebbe pensare di liberarlo, anche perché tenere un anno il giocatore sotto scacco sarebbe improduttivo per tutti. E’ diventata quasi una battaglia con il procuratore Zahavi che ormai da un paio di stagione, trova la via d’uscita migliore per i calciatori, riducendo i costi dei cartellini e incassando i bonus alla firma per lui e il suo assistito. Ne vedremo delle belle.

di Mario Lorenzo Passiatore

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