Serie A
Barella, un calciatore totale che ci ha fatto innamorare
05/01/2022
di Lorenzo Di Lauro
Costanza, caparbietà, quantità: con queste tre doti si può identificare Nicolò Barella, punto di riferimento imprescindibile dell’inter di Conte e dell’Italia di Mancini. Un balzo da gigante nell’arco di appena due anni, dall’amato Cagliari a due realtà ben più grandi. Nicolò è uno che non teme le sfide, quando le energie dei più sono spremute, ha ancora qualcosa da dare, come in quell’Inter Hellas Verona della scorsa stagione. L’Inter è inchiodata sull’1-1 contro l’arcigno avversario, dopo aver trovato il pareggio con Matias Vecino. Mancano pochi minuti, il Verona è tutto arroccato in difesa e serve estrarre il coniglio dal cilindro per vincere. Detto fatto: all’83esimo il pallone capita sui piedi di Barella che con un tiro imprendibile buca Silvestri e butta giù San Siro.
Nicolò dimostra di non essere abile solo con i piedi, come lo scorso 7 settembre. Cambia la casacca, ma non la sostanza: l’Italia affronta l’Olanda e Niccolò è ormai tra i fedelissimi del commissario tecnico. Alla fine del primo tempo su cross di Immobile irrompe nell’area piccola, battendo sul tempo il gigante Van Dijk e segnando di testa il gol dell’1-0. Tutti sono sorpresi, meno mister Mancini.
E ancora in azzurro, sempre contro l’Olanda pochi giorni fa, con uno splendido assist a tagliare la difesa serve Lorenzo Pellegrini, che va a segno. Ci sono poi gli infiniti duelli a centrocampo per recuperare il pallone: corsa, dinamismo, intensità e ripiegamenti in fase difensiva. Un giocatore completo, di quelli che scarseggiano nella nostra Nazionale e nel nostro campionato. Continuando la sua crescita, Nicolò ha tutto per lasciare il segno nel suo ruolo nel panorama nazionale, europeo e mondiale.
di Lorenzo Di Lauro