Calcio Totale Racconta
Allegri e la teoria sui giovani: 'In Italia sbagliamo...'
01/09/2022
di Claudio Ruggieri
Il giovane Miretti è assolutamente uno dei protagonisti di questo inizio stagione della Juventus. Il tecnico Allegri lo ha lanciato ed elogiato, ma ricordiamo le sue parole quando ad aprile parlò proprio dei giovani e degli errori che commettiamo in Italia.
Una delle novità più interessanti di questo inizio stagione per la Juventus di Allegri è sicuramente Fabio Miretti. Classe 2003, il 19enne di Pinerolo ha sorpreso tutti per intraprendenza e personalità, tanto da essere inserito nella formazione titolare da parte del tecnico bianconero. E nonostante l'arrivo di Paredes dal Psg, Allegri potrebbe puntare ancora sul giovane calciatore.
Allegri è un allenatore che non ama elogiare in maniera pubblica i giovani talenti, anche perché ha più volte ribadito la sua teoria sui calciatori giovani. C'è il serio rischio che possano davvero cambiare il loro modo di fare e stare in campo, per questo tende a smorzare l'entusiasmo quando si parla di Miretti. Riportiamo le parole di aprile da parte di Allegri sul discorso giovani nel corso di una conferenza alla Luiss di Roma.
"In Italia da qualche anno a questa parte c'è la tendenza a considerare campioni dei ragazzi dopo 2-3 partite giocate, ma così bruciano le tappe. A 20 anni un calciatore non può avere la maturità di un 28enne. Si etichettano troppo presto i ragazzi e questo non va bene. Anche i social li ritengo un'ulteriore fonte di condizionamento per i giocatori, a volte è utile tirarsi fuori da queste situazioni. Io quando torno nella mia Livorno è perché ho bisogno di tornare nel mondo reale".
Il tecnico della Juventus non vuole assolutamente che i giovani si brucino troppo presto, per questo solo Miretti sta trovando spazio. Qualche giorno fa c'è stato lo sfogo dell'agente di Fagioli che non è stato tenero nei confronti del tecnico e della società. Miretti però sembra aver davvero trovato il proprio spazio in questa Juventus che adesso dovrà inserire Paredes nel suo motore.
di Claudio Ruggieri
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