Calcio Totale Racconta

Quando Agnelli e Berlusconi si ‘giocarono’ Roberto Baggio: “Arrivammo in elicottero…”

12/06/2023

di Mario Lorenzo Passiatore

Un duello serrato tra i due super – presidenti pronti ad accaparrarsi le prestazioni del più grande giocatore italiano. Una sfida che si concluse con un vero e proprio incontro tra i due. “Quella volta a Torino andammo in elicottero. Pensavo che ci avrebbero abbattuto. Invece arrivammo…”

Nel ricordo di Silvio Berlusconi abbiamo riportato una serie di aneddoti che lo hanno visto protagonista assoluto nel mondo dello sport. Uomo trasversale, in grado di acquisire consensi in ogni settore della vita pubblica e di intraprendere con grande brillantezza nuovi e avvincenti progetti.

Tra le sfide più importanti,  il Milan. Nel corso della sua presidenza ha costruito un vero e proprio impero fatto di 29 trofei (di cui 5 Champions) in 31 anni di presidenza. Tra le mire di Berlusconi c’era  la volontà di contrastare (sportivamente parlando) l’egemonia degli Agnelli nel mondo del calcio e, dunque, della Juve.

In quale modo? Intervenire a gamba tesa in chiave mercato sui migliori talenti del momento. Era la calda estate del ’90 quando Agnelli e Berlusconi giocarono “a scacchi” per accaparrarsi Roberto Baggio. E’ un aneddoto che racconta Adriano Galliani nel libro “Le memorie di Adriano G.”.

“Quella volta a Torino andammo in elicottero. Pensavo che ci avrebbero abbattuto. Invece arriviamo a corso Marconi, c’è anche Romiti, e Agnelli ci chiede di rinunciare a Baggio, introduce anche discorsi extracalcistici. La fusione tra Rinascente e Standa. Io capisco che Berlusconi ci sta ripensando e intervengo, alzo la voce. Agnelli mi richiama all’ordine: “Si calmi, non faccia così…”. Finì che Baggio andò alla Juve”.

Cinque anni sotto la Mole che permisero al Divin Codino di conquistare uno storico Pallone d’Oro. Roby al Milan approdò comunque, ma nel 1995, e ci restò per due stagioni. Berlusconi avrebbe voluto portarlo a casa un quinquennio prima. Ma a spuntarla,  fu l’avvocato Agnelli, in uno dei tanti testa a testa di mercato.

di Mario Lorenzo Passiatore

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