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Nosotti: “L’assenza di un calciatore nella rosa ha tolto certezze a Spalletti. Un altro ha deluso…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 27/06/2024

Il noto giornalista di Sky, sempre vicino alle vicende azzurre, ha spiegato cosa è cambiato nella testa del commissario tecnico a pochi giorni dall’inizio dell’Europeo. “Aveva buona parte del lavoro già fatto con il blocco Inter, poi a un certo punto…”

Adesso viene il bello. Dagli ottavi comincia un altro torneo con dinamiche diverse, conterà tanto il fattore mentale e aver trovato una quadra generale dopo le prime tre gare della competizione. Zaccagni ha spinto gli azzurri verso la qualificazione, un gol determinante per la squadra di Spalletti che adesso avrà di fronte la Svizzera. Un cliente aggressivo, che da pochi punti di riferimento e riesce spesso a modularsi in base alle caratteristiche dell’avversario.

Servirà soprattutto la vera Italia, con più intensità e maggiore fluidità di palleggio nel corso dei novanta minuti. Dai microfoni di Sky Sport ha fatto il punto della situazione Marco Nosotti. Il noto giornalista vicino alle vicende di casa Italia ha parlato del mini percorso in Germania.

"Era un girone forte, equilibrato, e l'Italia è passata meritatamente. In delle occasioni poteva essere più squadra, una squadra più rifinita e completa e non lo è ancora: un po' per meriti di altri, un po' per colpa propria. Però l'Italia secondo me ha superato un girone vero, di qualità e di quantità".

Ma cosa è cambiato nella testa del commissario tecnico a pochi giorni dall’inizio dell’Europeo. Secondo Nosotti l’infortunio di Acerbi ha stravolto tutto l’assetto difensivo e il modo di impostare dal basso. "L'assenza di Acerbi gli ha tolto delle sicurezze. Aveva buona parte del lavoro fatto con Darmian, Acerbi e Bastoni in difesa, il blocco dell'Inter. Voglio capire cosa cercasse da quella difesa a quattro fluida. Secondo me la sua idea è l'evoluzione del 4-3-3 come Mancini con costruzione a tre, due mediani e cinque calciatori offensivi tra cui uno che balla in mezzo. In questo senso, la delusione è Lorenzo Pellegrini".

di Mario Lorenzo Passiatore

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