Serie A

Miracolo Nicola: “E’ la salvezza del coraggio, delle idee e dell’umiltà. Sono felice soprattutto per…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 26/05/2024

L’allenatore dell’Empoli ha raccontato le emozioni subito dopo il triplice fischio, complimentandosi con tutti i suoi calciatori. “Bisogna essere tanto felici, quanto giustamente umili. Io non avrei cambiato l’opinione sul percorso dei miei ragazzi qualora avessimo chiuso diversamente…”

L’Empoli vince nel finale contro la Roma con un gol decisivo di Niang e regala l’ennesima salvezza a Davide Nicola. L’uomo dei miracoli, delle ripartenze e delle salite ripide. Si conferma uno specialiste di situazioni complicate, subentrato ad Andreazzoli ha preso l’Empoli penultima per poi condurla a una salvezza quasi insperata.

Dopo Crotone, Genoa, Torino e Salernitana, si regala l’ultima gemma della sua collezione: la scalata con i toscani dell’Empoli. E’ Niang l’uomo della provvidenza al minuto 93, arrivato nel mercato di gennaio ha realizzato sei gol pesantissimi.

Al termine della partita ha parlato ai microfoni di Dazn Davide Nicola che ha espresso tutta la sua soddisfazione per aver centrato l’obiettivo stagionale. "La salvezza dell’Empoli è stata una delle più belle per gioco espresso e di voglia di crederci fino alla fine. Sono felice per quanto fatto, per i miei ragazzi e per la società. Parlando di me, credo sia stata una salvezza coraggiosa, far vedere che avevamo delle idee e del coraggio di metterle in pratica. Abbiamo affrontato una grandissima squadra, sono stato sin da subito a mio agio. Bisogna essere tanto felici, quanto giustamente umili. Io non avrei cambiato l’opinione sul percorso dei miei ragazzi qualora avessimo chiuso diversamente. Loro ci hanno creduto dal primo giorno, sono ragazzi eccezionali con valori umani incredibili".

Presidente Corsi: “Alla fine ha vinto il bene, il signore ci ha ascoltato” “Mi sento in trans, dobbiamo ancora renderci conto. E’ stata un’annata tremendamente difficile, ma la squadra da gennaio in poi ha cambiato marcia. Certe difficoltà non le avevo mai incontrato in 30 anni di calcio. Alla fine ha vinto il bene, il signore ci ha ascoltato. Siamo un modello, ce lo dicono all’estero e gli addetti ai lavori. Abbiamo dei valori importanti e cercheremo di difendere sempre questa bella realtà che ha dato 20 ragazzi alle nazionali giovanili. Abbiamo tre squadre a fare i quarti di finale per lo scudetto”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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