Serie A

Il legale di Allegri nega la ricostruzione di Vaciago: la sua versione dei fatti

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 16/05/2024

L’allenatore bianconero ha parlato attraverso una nota del suo avvocato e ha provato a chiarire quanto avvenuto nel concitato post partita contro l’Atalanta. “Il mio assistito nega integralmente questa ricostruzione dei fatti e intende precisare di aver semplicemente avuto un acceso alterco verbale e…”

E’ stato un finale di partita movimentato, nonostante il quindicesimo successo in coppa Italia per la Juventus, Allegri è stato allontanato dal rettangolo di gioco per aver detto delle frasi irriguardose al direttore di gara. Una furia: via la giacca, la cravatta e quasi la camicia, poi sotto il tunnel per l’espulsione comminata dal signor Maresca. Secondo la ricostruzione del direttore di Tuttosport, ci sarebbe stato uno scontro a muso duro con il tecnico livornese, in preda alla foga agonistica del momento.

Durante la festa, lo stesso allenatore bianconero, avrebbe chiesto al direttore Giuntoli di non prenderne parte, allontanandolo con chiari gesti poi immortalati dalle telecamere di Sportmediaset. Insomma, tormenti e dissidi di una notte di festa finita tra mille recriminazioni. Allegri ha parlato attraverso una nota del suo avvocato e ha provato a chiarire quanto avvenuto nel concitato post partita contro l’Atalanta.

 "Con riferimento alle affermazioni - riportate su alcuni organi di stampa - del direttore di TuttoSport Guido Vaciago, secondo il quale Massimiliano Allegri, al termine della finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus di ieri sera 15 Maggio 2024, avrebbe tenuto nei suoi confronti un comportamento altamente offensivo oltreché minaccioso giungendo financo a spingerlo e strattonarlo, il mio assistito nega integralmente questa ricostruzione dei fatti e intende precisare di aver semplicemente avuto un acceso alterco verbale col Direttore, dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi si sono vicendevolmente insultati ad alta voce".

di Mario Lorenzo Passiatore

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