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Allegri sorride: “Oggi partita di sofferenza. Critiche? Colpa nostra per aver fatto troppo all’andata”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Dal web

Pubblicato il 23/04/2024

L’allenatore bianconero ha manifestato tutta la sua felicità per la conquista della finale di coppa Italia del 15 maggio. “Siamo usciti nel secondo tempo, si poteva anche crollare invece i ragazzi hanno meritato di andare in finale. Ora bisogna concentrarsi sul campionato e…”

La Juve soffre ma la spunta con la Lazio e vola in finale di coppa Italia. I bianconeri perdono 2-1 all’Olimpico, determinante il gol di Arek Milik nel corso della ripresa che spinge la squadra di Allegri verso l’ultimo atto della competizione del 15 maggio, in attesa di una tra Atalanta e Fiorentina.

I bianconeri rischiano, ma poi la rimettono in piedi con i cambi nell’ultimo quarto di gara: Weah per Milik, i due che hanno di fatto costruito il gol. Meglio la Lazio sul piano della prestazione, più cinica la Juve nonostante la prova sottotono. Al termine della partita, si è presentato ai microfoni di SportMediaset Massimiliano Allegri che ha analizzato la partita.

“E’ stata una partita di sofferenza, lo sapevamo. Abbiamo preso gol subito su palla inattiva e abbiamo rischiato di capitolare. Siamo usciti nel secondo tempo, si poteva anche crollare invece i ragazzi hanno meritato di andare in finale. Ora bisogna concentrarsi sul campionato e sabato abbiamo il Milan che è uno scontro diretto. In questo momento si giocano le partite pesanti che per un anno e mezzo non abbiamo giocato. Un anno fa c’era una situazione non idonea, c’era troppo caos fuori.

Quest’anno ci abbiamo provato fino a fine gennaio a stare dietro all’Inter, prima del crollo. In campionato abbiamo fatto pochi punti e ora abbiamo la possibilità di blindare il posto Champions. I gol subiti? Due errori grossolani, ma era importante andare in finale per evitare contraccolpi psicologici dopo. Sono test di crescita per i ragazzi, adesso non è facile per nessuno. Le critiche? Ci sono sempre, la colpa è nostra perché abbiamo fatto un girone d’andata che nessuno si aspettava”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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