Calcio Estero

Valdano: “L’Europa è stata l’Arabia degli ultimi 20 anni. Prima di giudicare Veiga bisogna…”

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto di Football Espana

Pubblicato il 05/09/2023

L’ex dirigente del Real Madrid ha fatto una disamina accurata di quello che sta accadendo nel panorama mondiale. Ha parlato della nuova frontiera del calcio e della scelta di Gabri Veiga di cambiare vita, nonostante le proposte dall’Europa. “Bisogna però essere al posto del ragazzo quando succede qualcosa di questa portata”.

Calciatore, allenatore, dirigente e autori di libri. E’ una delle voci più pesanti del calcio argentino e spagnolo. Soprannominato il filosofo, è uno dei commentatori di punta di beIN Sports. In queste ore ha rilasciato una lunga intervista a La Nacion parlando del fenomeno Arabia. Da gennaio in poi è cambiato il calciomercato europeo, con l’ingresso di un competitor forte in grado di convincere i grandi calciatori ad accettare le proposte che arrivano dal mondo arabo. Valdano ha ricordato quello che accadeva diversi anni fa nel Vecchio Continente.

"L'Europa dovrebbe ricordare che è stata l'Arabia degli ultimi vent'anni, svuotando di talenti i continenti più importanti. Deve sapere che è emerso un concorrente che ha due diritti legittimi: uno, il denaro per comprare, e il secondo, l'amore per calcio".

La sua è un’analisi ben più profonda, non condanna chi ha scelto di intraprendere una nuova avventura lontano dal grande calcio e ha provato a spiegare la scelta di Gabri Veiga, il primo vero giovane talento ad accettare l’offerta dall’Arabia.

"L'Arabia non è il Qatar, è un paese che ama il calcio anche se non ne ha la tradizione o il background. È un nuovo colpo alla commercializzazione del calcio: è facile capire che Cristiano e Benzema dicono 'Aprirò la mia borsa e la riempirò', ma Gabri Veiga - una grande promessa che sta uscendo dal suo guscio - se n'è andato. Questo è praticamente come rinunciare alla gloria per soldi. Kroos ha detto che è un peccato e, data la vocazione del calciatore, il termine è ben usato. Bisogna però essere al posto del ragazzo quando succede qualcosa di questa portata. Io non voglio dare un parere senza aver vissuto l'esperienza".

di Mario Lorenzo Passiatore

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