Calcio Estero

La nuova vita di Van Nistelrooy e quel coro che non ha mai dimenticato

di Redazione

Foto di Official Twitter PSV

Pubblicato il 01/04/2022

Lo stadio tornerà ad intonare il suo nome, proprio come ai tempi dello United. Non più per le gesta nel rettangolo verde, sarà leggermente al di là del terreno di gioco. L’ex calciatore ha annunciato il suo futuro rilasciando un’intervista a Jong PSV: era visibilmente emozionato

Ruud, Ruud, Ruud. Era il coro dell’Old Trafford dopo ogni gol con la maglia dei Red Devils. Un’ossessione per la porta, una vita in area di rigore: cinque stagioni a Manchester, quattro a Madrid con la camiseta blanca. Se non è la carriera dei sogni, poco ci manca. 

Allo United era qualcosa di più di un semplice attaccante: cento gol in due stagioni e mezzo, una valanga di reti in un tempo relativamente breve. Poi ha continuato a segnare con una cattiveria sconsiderata negli ultimi metri, sotto porta era una sentenza. Resta tuttora il miglior realizzare del Manchester nelle competizioni europee. Ha chiuso la sua carriera in Spagna con la maglia del Malaga nel 2012.

Dal 2014 ha cominciato la sua nuova vita da allenatore: prima come assistente di Hiddink nella nazionale olandese, poi nelle giovanili del PSV sino ad arrivare nel team delle riserve. 

In queste ore il PSV ha annunciato che a sostituire Roger Schmidt a fine anno, sarà Ruud Van Nistelrooy. La sua prima esperienza da allenatore, nel club che lo ha lanciato e reso grande, prima del salto in Premier nel 2001. Ha rilasciato un’intervista a Jong PSV, Ruud era visibilmente emozionato e smanioso di tornare in campo nelle vesti di allenatore. Da diversi giorni la notizia circolava tra i media olandesi, ora è arrivata l’ufficialità.

“All’inizio la porta era leggermente aperta, poi si è chiusa. Ora si è aperta nuovamente in maniera positiva. Quando parlavo con Toon Gerbrands e John De Jong, non ero nella stessa posizione di adesso. Poi hanno iniziato a circolare dei nomi su chi sarebbe stato il prossimo allenatore e lì ho pensato m***a, se c’è ancora una possibilità, la prenderò e occuperò questo posto. E’ stato allora che per la prima volta mi sono detto: lo voglio, posso farlo. La prossima opportunità che si presenterà sarà mia. Parlerò ai giocatori della mia convinzione di come dovrebbe essere il calcio ad alto livello. A come ci si dovrebbe sentire per essere un calciatore professionista. Questo è quello che trasferirò ai calciatori e ovviamente alle persone intorno a me. Come lo staff tecnico: ai medici agli allenatori che sono fondamentali all’interno del PSV”.

Lo sguardo da duro non l'ha mai perso, ora dovrà aiutare i suoi a fare gol dalla panchina. Buona vita, Ruud.

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