Colpo su colpo, non solo in
campionato dove le due squadre sono divise da tre punti: Real primo, Barcellona
terzo. E’ cominciata una vera e propria guerra mediatica tra i due colossi del
calcio spagnolo. Il Barcellona è sotto
accusa per il caso Negreira, vice presidente della commissione arbitrale che,
nel pieno delle sue cariche, avrebbe ricevuto pagamenti illeciti da parte del
club blaugrana.
E’ ufficialmente indagato il
presidente Laporta che ha provato a difendere la sua posizione attaccando il
Real Madrid. Ha parlato di "potere infinito" dei Merengues, in grado di
condizionare anche le vicende lontane dalla capitale spagnola. Una forma di
influenza che, secondo Laporta, sarebbe architettata per rompere gli equilibri
interni del club.
“C’è
una campagna orchestrata per destabilizzare il Barcellona. È una campagna
feroce e senza precedenti che approfitta del caso Negreira. Il Real Madrid sociologico ha
approfittato del caso Negreira. Sporcano il nome del Barcellona e la nostra
storia. Vogliono
controllare il Barcellona”.
Del ‘madridismo sociologico' ne
ha parlato anche Xavi, l'allenatore spagnolo si è schierato totalmente con il numero uno del club. "Sono al 100% con il presidente
Laporta, ma all'interno dello spogliatoio non si parla di questo. Se guardiamo
l'archivio dei giornali troviamo le cattiverie e il doping. Guardiamo in faccia
la realtà. Sono situazioni destabilizzanti, extrasportive. Io preferisco
parlare di calcio. Quando ero giocatore si diceva che noi ci dopavamo perché
stavamo bene e vincevano, invenzioni di un giornale di Madrid".
di
Mario Lorenzo Passiatore