Calcio Totale Racconta

Tevez rivela: “Mi ispiro a un allenatore italiano. Da calciatore destinato al Milan, ma in futuro…”

11/04/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal Web

L’ex bomber bianconero ha raccontato una serie di aneddoti sul passato e poi ha svelato l’allenatore italiano che è diventato una vera fonte di ispirazione per la sua carriera. “Mi piace un sacco allenare e non pensavo mi potesse appassionare così tanto. Penso molto all’Italia, chi lo sa se in futuro…”

E’ passato per due anni dall’Italia indossando la maglia della Juventus. Un trascinatore vero in grado di esaltare anche le caratteristiche dei compagni. Resta il magone per quella Champions sfiorata, quasi accarezzata con i bianconeri contro il super Barcellona di Messi, Suarez e Neymar nel 2015. Un leader tecnico e caratteriale che tanto manca alla Juve di Massimiliano Allegri.

L’Apache ha rilasciato un’interessante intervista a La Gazzetta dello Sport parlando di passato e soprattutto di quello che potrebbe accadere in futuro. Adesso fa l’allenatore e guida l’Independiente di Avellaneda, con il sogno un giorno di tornare in Italia.

“Ho fatto un’ottima carriera da giocatore, vorrei riuscirci anche da allenatore. Mi piace un sacco e non pensavo mi potesse appassionare così tanto. Penso molto all’Italia, chi lo sa se in futuro ci sarà occasione. Mi ispiro a Conte per la passione e l’ossessione per la vittoria, da Bielsa ho preso l’attenzione ai dettagli e da Ferguson mi porto la grande calma nella gestione del gruppo. Ma di bravi ne ho avuti tanti, penso a Mancini e Allegri. Se ne devo dire uno però, scelgo Antonio".

La storia di Tevez alla Juve si intreccia con quella del Milan di Galliani: l’allora amministratore delegato dei rossoneri venne immortalato a cena con il procuratore dell’attaccante argentino. Poi l’affare saltò e si inserì la Juve. Ma in futuro, mai dire mai.

"Dovevo andare al Milan, ma non dipese né da me né da Galliani. C’è sempre stata stima e molto rispetto. Poi ogni volta che giocavo col Milan facevo benissimo. La Juve si mosse bene, un po’ anche in segreto e riuscì a prendermi. Chissà però che le strade col Milan non si possano incrociare di nuovo. Magari da tecnico”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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