Una vita
in maglia giallorrossa, dal 1997 al 2005 dalle parti di Trigoria. Tra i protagonista
dello scudetto vinto con Fabio Capello nel 2001. Era nella rosa della Francia
che si laureò campione del Mondo e d’Europa, rispettivamente nel 1998 e nel
2000. Vincent ha scaldato i cuori dei tifosi della Roma, in queste ore è
tornato a parlare dei suoi trascorsi nella capitale e del suo futuro. In un’interessante
intervista rilasciata a “Il Messaggero” ha parlato del suo più grande
rimpianto, un sogno sfumato e mai realizzato.
"Mi sarebbe
piaciuto avere un ruolo a Trigoria, tra calciatori e dirigenza, occuparmi delle
dinamiche del gruppo. Ho sempre chiesto, fin dai tempi di Baldini, poi ne ho
parlato con Montella, con Di Francesco, sarei andato anche gratis. Forse non
sono in grado, forse mi sono posto male. Un po' mi è dispiaciuto".
Non
poteva non parlare di Totti, della sua storia e del suo trascorso da dirigente.
Eppure, con un pizzico di polemica ha voluto puntualizzare un paio di cose. "E' una follia che Francesco non faccia
parte della Roma. Le sue maglie sono ancora oggi le più vendute, è uno
conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. E' la storia di questo club, forse è
uno scomodo, magari fa ombra a qualcuno, non saprei. Uno come lui ci deve
stare, magari insieme".
Ormai
guarda pochissimo calcio e preferisce seguire solo la squadra del suo cuore.
Sui giovani e sul tutto il nostro movimento sembra avere le idee abbastanza
chiare. "Guardo solo la Roma. Il
resto mi annoia. Vedo poca tecnica. Prima si giocava dieci ore per strada, oggi
i ragazzi fanno tattiche in quelle ore di allenamento e stop".
di
Mario Lorenzo Passiatore