E’ stata
la settimana delle coppe europee, tra Champions e Europa League una bella
abbuffata con le squadre italiane protagoniste. Nel consueto appuntamento del venerdì Vieri
e i suoi amici ne hanno parlato alla Bobo TV. Tante le considerazioni anche in
vista delle gare di ritorno che scriveranno i verdetti in ottica semifinali.
Ospite speciale Sandro Nesta che ha fatto la sua disamina su Milan – Napoli.
Elogi misurati e punti deboli in evidenza.
“Il limite del
Milan rimane la panchina. Diaz poteva essere quel giocatore che entrava dalla
panchina per dare qualità in corsa. Al Milan manca quel giocatore che impatta sulla
partita. Poi se gli undici titolari sono freschi se la gioca con quasi tutte le
squadre. Ma la panchina resta una pecca. Con il Napoli in dieci, è mancata la
forza di affondare, non so se è un’occasione sprecata, ma non ti ricapitano
spesso quelle condizioni a un quarto d’ora dalla fine. E adesso vai a Napoli
con il 50% di possibilità di passare”.
Sul lungo
è devastante. E’ quello che sentiamo dire quasi sempre di Rafa Leao. Per Nesta
è esattamente il contrario, il portoghese è bravissimo a sfruttare un’altra
caratteristica: lo scatto nei primi metri a palla ferma, è li che dà la frustata decisiva.
“E’ imprendibile
quando si ferma con la palla e si ferma anche il difensore. Poi fa due passi e
ti saluta. Non tanto sulla corsa, se sono difensore con lui non devo piantarmi
mai, altrimenti nei primi metri non lo prendi. Lui lo sfrutta questo dettaglio,
non è casuale, è una cosa che cerca”.
Poi un
viaggio amarcord nel suo Milan, con un aneddoto su Kaká. “Era un giocatore di un’intelligenza
pazzesca. Stoppava tutto, spesso io Kaladze tiravamo delle cannonate tra le
linee, lui stoppava tutto. Eravamo sicuri, riusciva a controllare qualsiasi
palla e per noi era tutto più semplice”.
di
Mario Lorenzo Passiatore