Prendete
l’agenda e tornate esattamente a un anno fa: 10 novembre 2022, il post Sassuolo
– Roma è bollente. Mourinho non nomina il nemico, ma parla di un suo calciatore.
Lo accusa di tradimento e poca professionalità, non troppo tra le righe gli
indica di cercarsi una nuova squadra a gennaio.
Dito puntato nei confronti di Rick
Karsdorp, il giocatore poi non si presentò al ritiro successivo per dare una risposta
al suo allenatore. Il tecnico della Roma sfogò tutta la sua frustrazione nei
confronti del calciatore olandese, frattura poi ricomposta dopo diversi giorni.
L’ira
contro i suoi uomini torna a turbare le mura di Trigoria. La sconfitta con lo Slavia
Praga riporta alla luce alcune parole già sentite nella scorsa stagione. Questa
volta spara nel mucchio e ne salva solo uno. Tutti bocciati, tranne Bove. Lui è
vivo, gli altri non pervenuti. Nell’intervista post – gara parla di un nuovo
sfogo con il gruppo, ma le sfumature resteranno lì, al chiuso di una stanza. E
annuncia il silenzio dei suoi uomini, nessuno può parlare, se non lui in questo
frangente. Zitti, almeno fino al derby.
“Non ha
funzionato niente – spiega Mou, dal punto di vista individuale sono stati
pochissimi i calciatori con l'atteggiamento giusto che piace a me. Da parte di
tanti calciatori ho visto un atteggiamento non corretto per una partita seria.
Non voglio parlare molto di più perché ho già parlato con i giocatori nello spogliatoio
ed è una cosa che non faccio mai. Rimarrà fra di noi quello che ho detto. Salvo
solo Bove. Siamo stati orribili”.
E’ la nuova tempesta pubblica e privata dello Special
One, a pochi giorni dagli screzi con Sarri e con un nuovo derby all’orizzonte.
La strategia è sempre la stessa: alimentare l’incendio a ridosso della partita
spartiacque, dove sa di giocarsi tanto con uno stato d’animo non buono. Può
essere la sveglia giusta per il derby o il collasso emotivo di una parte dello
spogliatoio che è finito nuovamente in pasto ai media. Prendete l'agenda e tornate esattamente a un anno fa.
di
Mario Lorenzo Passiatore