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Ferguson, dalla demenza del fratello alla morte della moglie: “Non uscivo più da casa”
19/09/2025
di Redazione
L’ex allenatore del Manchester United ha raccontato uno spaccato della sua vita alla BBC, parlando dei suoi aspetti più intimi e personali. “Quando arrivi alla mia età, ti preoccupi un po' se la tua memoria reggerà. A dicembre compirò 84 anni e ci sono momenti in cui dimentico le cose….”
Riecco Sir Alex, leggenda del Manchester United, l’ultimo uomo ad aver creato un ciclo lunghissimo con i Red Devils. In queste ore ha parlato alla BBC al programma BBC Breakfast. Un’intervista profonda in cui si è raccontato con pochissimi filtri, è emerso più l’aspetto umano che quello sportivo, già noto ai più. Dalla demenza del fratello alla morte della moglie, tutti momenti che hanno cambiato in parte la sua vita.
“Non sta male e non sta peggiorando, il che è molto incoraggiante. Devo stare in contatto con lui molto spesso. Mi riconosce ma la memoria non è delle migliori. Cerco di chiamarlo ogni giorno".
La vecchiaia e le preoccupazioni giornaliere di Sir Alex. "Quando arrivi alla mia età, ti preoccupi un po' se la tua memoria reggerà. A dicembre compirò 84 anni e ci sono momenti in cui dimentico le cose. Probabilmente l'ho fatto 20 anni fa, 30 anni fa, nessuno ha la fortuna di avere una memoria al 100%. Ma quando si tratta di calcio, quando ero un allenatore, la memoria è sempre stata importante. Ora faccio un sacco di cruciverba, canto molto e leggo. Tendo ad approfondire la storia, in particolare la guerra civile americana. Ho visitato alcuni campi di battaglia in America e mi sono divertito molto. Dopo la scomparsa di mia moglie, sono rimasto spesso chiuso in casa. Mi sono trasferito in campagna, accanto a casa di mio figlio, ma stare seduta a guardare la TV non è sufficiente, quindi ho deciso di viaggiare. Sono andato in Arabia Saudita, a Hong Kong e in Bahrein. E mi tengo occupato: avere a che fare con il gruppo dedicato alle persone con demenza mi ha fatto bene. È un'attività che mi piace".
di Redazione
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