Dal PSV è
iniziata la sua carriera da allenatore per poi tornarci a distanza di 12 anni.
Un amore lungo e intenso segnato da molteplici vittorie. E’ il filo diretto che
lega Guus Hiddink al PSV: l’allenatore giramondo che ha conosciuto l’Inghilterra,
la Spagna, la Turchia, la Russia, la Corea, la Cina e persino l’Australia.
Mancava
giusto l’Italia, eppure come svelato dello stesso tecnico olandese a Tuttosport,
ha avuto la possibilità di allenare a Milano, ma qualcosa non andò per il verso
giusto. “Eh sì, un po’ di rimpianto ce
l’ho. Mi contattò Luis Figo perché l’Inter mi voleva. Ma ormai avevo già
firmato con la Turchia e non sarei stato un uomo d’onore se avessi rotto il
contratto che sarebbe entrato in vigore nell’estate 2010".
Alla
vigilia di Juventus – PSV, Hiddink ha parlato anche della nuova Juve targata
Thiago Motta che è reduce da due vittorie e due pareggi in campionato dopo le
prime quattro giornate. E ne ha approfittato per punzecchiare Massimiliano
Allegri. "Diamo tempo all'allenatore
per far quadrare tutti i meccanismi. Motta mi piace, gioca all'attacco come noi
olandesi, non come Allegri che metteva un bus londinese a due piani davanti
alla porta".
L’ultimo
arrivato è anche l’uomo copertina del nuovo corso, l’investimento più oneroso
della campagna acquista estiva: Teun Koopmeiners. “Può fare il salto di qualità e diventare elemento cardine della
Nazionale. Può toccare un livello altissimo, ha anche la testa giusta per
diventare leader a tutti gli effetti. Mi ricorda 'Il Principe' Redondo".
di
Mario Lorenzo Passiatore