Calcio Totale Racconta
Quando Del Piero fece emozionare il Fenomeno Ronaldo!
10/08/2022
di Claudio Ruggieri
Una bella doppia intervista tra l'ex capitano della Juventus Alessandro Del Piero e l'ex Fenomeno del calcio mondiale, ovvero Ronaldo. Tanti complimenti tra due che hanno fatto la storia del calcio italiano e mondiale.
Era l'estate del 1997 e l'Inter di Massimo Moratti aveva deciso di puntare forte sul nuovo astro nascente del calcio mondiale, ovvero Ronaldo, attaccante del Barcellona e della Nazionale brasiliana. Il patron dell'Inter per strapparlo ai blaugrana firmò un assegno di 45 miliardi di lire, una cifra importante per quel periodo. In tanti avevano la sensazione di assistere all'arrivo di un grande Fenomeno.
Peccato che l'Inter del compianto Gigi Simoni non riuscì a conquistare lo Scudetto, vinse però la Coppa Uefa con il Fenomeno protagonista. Il campionato italiano lo vinse la Juventus di Marcello Lippi, in campo c'era un altro grande giocatore, ovvero Alessandro Del Piero, campione italiano che circa 10 anni dopo riuscì a laurearsi Campione del Mondo con l'Italia di Lippi.
Storie di campioni e di tante sfide, ma soprattutto storia di uomini che hanno avuto la fortuna di giocare e duellare nella Serie A degli anni '90, il più grande campionato europeo in quell'epoca. Con tanti giocatori importanti, fuoriclasse, in cui i due riuscirono a spiccare. E durante una bella intervista su Sky Sport, i due si sono scambiati pensieri davvero importanti frutto di tanta stima e di affetto.
"Quando è arrivata la notizia che l’Inter aveva preso Ronaldo sono andato dal mio preparatore e gli ho detto: 'Oh, quest’anno dobbiamo lavorare di più. Inventati qualcosa perché questo va a due marce in più'. Hai portato gioia e qualità al calcio. Sei stato un nuovo livello di sfida”. Queste le parole di Del Piero nei confronti del brasiliano.
Ronaldo, emozionato, ha ringrazio l'ex capitano della Juventus e l'Italia: "Sono stato sempre molto umile, trasparente. La verità è che abbiamo vissuto un’epoca incredibile in Italia. Io sono stato trattato come uno di casa, anche dagli avversari, oltre che dagli amici e dai compagni. Mi mancherà sempre questo Paese".
di Claudio Ruggieri
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