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Un ex compagno: “Cassano e Balotelli potevano diventare i più forti del Mondo. Su Adriano…”
18/10/2024
di Mario Lorenzo Passiatore
Il racconto di chi li ha visti da vicino e ha condiviso lo spogliatoio per un arco temporale importale, tale da dare dei giudizi sulla loro carriera. “Non c’era nessuno che gli dicesse cosa fare, pensando al loro bene. Ai nostri tempi…”
E’ stato uno degli acquisti della Roma di Capello nel 2003: sei anni in Italia, tre con i giallorossi e tre con l’Inter. Vanta, inoltre, ben 21 presenze con la nazionale francese. Olivier Dacourt ha lasciato un buon ricordo sia a Roma che a Milano, proprio con i nerazzurri ha conquistato due scudetti e due supercoppe italiane.
Centrocampista di grande sostanze e dinamismo, è diventato ben preso un punto fermo nella capitale al fianco del ‘Puma’ Emerson. Nel corso della sua carriera ha giocato con svariati talenti del nostro campionato: a Roma ha toccato con mano il genio e la follia di Antonio Cassano, a all’Inter ha conosciuto l’ego e l’estro di Mario Balotelli. Proprio dei due calciatori azzurri ha parlato nel corso dell’ultima intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
“Ho giocato con entrambi – spiega Dacourt - e posso dirvi che avevano un talento fuori dal Mondo. Ma non bisogna confondere le aspettative che noi ci creiamo su di loro, dai loro obiettivi personali. Potevano diventare i più forti del Mondo, è vero, ma bisogna anche dire che non sono stati aiutati. Non c’era nessuno che gli dicesse cosa fare, pensando al loro bene. Ai nostri tempi era diverso. L’esempio più lampante in questo senso è Adriano”.
Proprio del brasiliano ha raccontato una fase delicata della sua carriera. “Ho visto Adriano nel momento peggiore della sua vita. Noi dell’Inter gli siamo stati vicino, con Zanetti e tutta la squadra, ma non c’è stato niente da fare. La scomparsa di suo padre è stata una cosa troppo dura da sopportare. E allora non era come adesso dove, per fortuna, c’è attenzione all’aspetto mentale. Quando giocavamo noi non era contemplato che si potesse stare male, che si potesse soffrire d’ansia o di attacchi di panico”.
di Mario Lorenzo Passiatore
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