Calcio Totale Racconta

Eziolino Capuano: “Ho detto a Guardiola che ha ‘nguaiato u pallone. La nazionale? Ecco cosa farei…”

06/07/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

L'attuale allenatore del Taranto ha parlato della crisi del nostro movimento promuovendo una serie di soluzioni per ripartire. Poi ha citato un vecchio aneddoto con Pep Guardiola: "Adesso tutti vogliono giocare con il fraseggio e la costruzione dal basso anche in prima categoria, ma..."

Vulcanico, teatrale e senza filtri. E’ il solito Eziolino Capuano, ancora in vacanza (per poco) ma sempre in giro a guardare e osservare nuovi calciatori in giro per l’Italia. Allenatore e manager del suo Taranto, è stato ospite al Memorial Charles e Ciappone e ha parlato ai microfoni di Sport Channel 214 della situazione del calcio italiano post eliminazione dall’ultimo europeo.

Non è stata una spedizione fortunata quella tedesca, gli azzurri sono usciti male sia dal punto di vista tecnico che fisico. Capuano è ha toccato il tema stranieri in serie A e della possibilità di inserire delle regole interne per agevolare il movimento.

“Abbiamo raggiunto il minimo storico con la nostra nazionale, molti sembravano imbarazzanti, siamo stati messi sotto da tutti. Metterei delle regole nei settore giovanili: sia per gli under 15 che per gli under 16. Limiterei gli stranieri anche ai club di serie A. Proverei a inserire dei vincoli, ma so che gli interessi sono altissimi e allora per amore del Dio denaro, qualsiasi situazione viene meno di fronte ai soldi”.

A proposito di riforme e nuovi cambiamenti, Capuano ha spostato l’attenzione sui dilettanti e ha riportato alla luce un aneddoto di una vecchia cena con Pep Guardiola, spesso imitato e scimmiottato anche nelle categorie inferiori con scarsi risultati.

“Una volta a cena a Brescia dissi a Guardiola in napoletano: ‘Tu hai ‘nguaiato u pallone’. Perché adesso tutti vogliono giocare con il fraseggio e la costruzione dal basso anche in prima categoria, tu devi vedere quello che succede. Poi mi dicono, si però il portiere è forte con i piedi, ma deve essere forte con le mani, deve parare. Io alleno da tanti anni e spesso ho fritto il pesce con l’acqua minerale”.

di Mario Lorenzo Passiatore

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