Calcio Totale Racconta
Dal coccodrillo alla forchetta infilzata a un compagno: quello che non sapete di Brozovic
26/06/2023
di Mario Lorenzo Passiatore
Saluta Milano e la sua Inter, per 23 milioni di euro raggiunge Cristiano Ronaldo all’Al Nassr. L’operazione completata da Beppe Marotta è tesa a ringiovanire la linea mediana con l’innesto di un giocatore alla Frattesi, sul quale l’Inter sta lavorando senza sosta da diverse settimane.
20 milioni per tre anni al calciatore, una proposta contrattuale impareggiabile per chiunque in Europa. Ci ha provato persino il Barcellona attivando la carta Xavi, praticamente un discorso tra centrocampisti. Ma la situazione era troppo avviata e l’ingaggio fuori portata.
Brozo è l’uomo che si presentò alla stampa italiana come: centrocampista, punto. Tradotto in tuttocampista, quasi a voler racchiudere tutto in un’unica parola. Capace di svolgere più mansioni senza abbassare mai il livello del suo gioco. Un calciatore che ha abbinato qualità sconfinata a un livello di corsa considerevole. Un motorino intelligente.
In questi anni lo abbiamo visto esibirsi nella famosa “mossa del coccodrillo”. In occasione di un calcio di punizione per la squadra avversaria, Marcelo si distende dietro la barriera per evitare che la traiettoria passi beffardamente sotto le gambe dei difensori. Prevedere, a volte, vuol dire evitare di prendere gol. Non l’ha certamente inventata lui, ma è tra quelli che ne ha fatto quasi un marchio di fabbrica nelle ultime stagioni.
Che il personaggio fosse sopra le righe lo testimoniano i suoi compagni di squadra. Il rapporto simbiotico, quasi fraterno con Barella e Bastoni, due alfieri della sua avventura nerazzurra. Burlone e uomo spogliatoio, a volte la sua goliardia è andata anche un filo oltre, come ricorda Borja Valero in “Croquetas”, l’appuntamento di Dazn.
“Ricordi nello spogliatoio dell’Inter? Marcelo Brozovic faceva diventare verde Andrea Ranocchia. Lo inseguiva per tutto lo spogliatoio. La scena più bella che ho visto è Ranocchia che dà fastidio a Brozovic e quest’ultimo lo insegue con una forchetta e gliela infilza nella gamba”.
Per Ranocchia, oltre ad essere un giocatore enorme è un “pazzo buono” in grado di rianimare il gruppo con i suoi modi di fare. Mancherà tutto il pacchetto Brozo, non solo all’interno del rettangolo verde. Ma l’operazione dell’Inter resta intelligente, tesa a reinvestire subito gli introiti della cessione su un giocatore diverso. Un incursore, una mezzala dinamica con un po’ di gol nelle gambe. L’identikit è tracciato e forse anche il nome.
di Mario Lorenzo Passiatore