Calcio Totale Racconta

Cassano e l'aneddoto con Capello: 'Mi diede del poveretto...avevo 4 macchine'

di Claudio Ruggieri

Foto di Wikimedia Commons

Pubblicato il 09/07/2022

Un divertente aneddoto raccontato dall'ex compagno di squadra di Cassano a Roma, ovvero Bombardini. Riguarda un famoso alterco con Fabio Capello ai tempi in cui il tecnico friulano allenava la squadra della Capitale. Un diverbio che ha fatto ridere tutti i presenti...

La BoboTv è approdata anche a teatro dove i quattro ex calciatori intrattengono il pubblico parlando ovviamente di calcio giocato ma anche ricordando alcuni aneddoti del passato. D'altronde con Vieri, Cassano, Ventola e Adani come si fa a non avere racconti di spogliatoio? Soprattutto quando di mezzo c'è Antonio Cassano, l'ex talento di Bari Vecchia protagonista di aneddoti incredbili.

Uno di questi è stato raccontato da Davide Bombardini, ex centrocampista della Roma, compagno di squadra di Cassano ai tempi giallorossi, che durante un'ospitata alla BoboTv proprio a teatro, ha raccontato un famoso diverbio tra Cassano e Fabio Capello, allora tecnico della Roma. Il rapporto tra i due è sempre stato condito da alti e bassi anche se Cassano ancora oggi ha una grande stima dell'allenatore friulano.

"Giocavamo in Champions League contro l'Aek Atene, stavamo perdendo uno a zero. Capello si alza e guarda la panchina, chiama Cassano 'Antonio alzati e riscaldati'. Dopo 15' minuti - continua Bombardini - Cassano inizia a richiamare Capello con alcune offese in barese. Dopo un po' ritorna in panchina perché si era stancato di scaldarsi, Capello si gira e lo trova in panchina allora chiama me e mi vado a riscaldare. 

Ad un certo punto vedo che Cassano entra in campo, era il terzo cambio quindi vado in panchina. Finisce la partita e perdiamo uno zero, Capello negli spogliatoi era una furia. Ad un certo punto si rivolge a Cassano 'Ti avevo detto di scaldarti, mi giro ed eri ancora lì, tu sei un poveretto'. A quel punto Cassano lo guarda e gli risponde 'Mister, poveretto sarà tuo figlio, io guadagno 5 milioni di euro e ho 4 macchine'. Capello a quel punto lo guarda e fa: 'Ma no poverino di soldi, poverino di cervello'. Eravamo tutti sdraiati per terra dalle risate mentre Capello era ancora più nervoso".

Un aneddoto che dimostra ancora una volta il particolare rapporto tra Capello e Cassano. Il tecnico ex Milan ha tentato in tutti i modi di aiutare il giocatore pugliese a limare il suo carattere facendo uscire solo lo sconfinato talento. Ma così non è stato, Cassano ha giocato solo alcuni anni bene ed altri li ha sprecati. Capello lo ha sempre saputo ma non ha potuto cambiare la testa matta di FantAntonio.

di Claudio Ruggieri

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