Calcio Estero
Tuchel perde le staffe: “Devi smetterla, non lo so e non sono un politico”
02/03/2022
di Mario Lorenzo Passiatore
L’allenatore del Chelsea ha avuto un battibecco con un giornalista inglese che ha chiesto più volte il suo parere su quanto sta accadendo in Ucraina. E poi sulla conseguente decisione di Abramovich di fare un passo indietro e lasciare la gestione del club. “Sono un privilegiato perché sono qui in pace, ma tu devi smetterla di…”
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Aria pesante in Premier League dalle parti di Londra. Abramovich ha lasciato la gestione del club e il giorno dopo era presente al tavolo delle trattative tra Russia e Ucraina. Una notizia che non è certamente passata inosservata in Inghilterra con i giornalisti che hanno incalzato in conferenza Thomas Tuchel, l’allenatore dei Blues.
Ha provato a mediare, senza entrare troppo nel merito per poi spostare l’attenzione sulle vicende di campo: ma nulla i giornalisti hanno chiesto il parere del tecnico tedesco per quello che sta succedendo nel cuore dell’Europa.
“Posso solo dire che tutto quello che sta accadendo è orribile. Non ho mai vissuto la guerra e solo a parlarne sto male, mi sento male. Sono un privilegiato perché sono qui in pace”.
Argomento chiuso, o forse no. Perché dalle retrovie della sala stampa il giornalista ha alzato la linea del pressing con un’altra domanda sulla guerra e sulla decisone di Roman Abramovich di lasciare: “Lo faccio per il bene del club”, aveva dichiarato subito dopo l’ex numero uno del Chelsea.
Ma Tuchel non ha digerito l’ennesima incursione fuori tema e ha risposto a muso duro al suo interlocutore. “Faccio del mio meglio, ma devi smetterla di farmi queste domande perché non ho le risposte che cerchi. Non conosco i dettagli dell’intera vicenda. Ci sono situazioni più importanti del calcio, come la guerra che è una cosa più grande e importante. E io non sono un politico per spiegare questo”.
Tra l’altro la presenza di Abramovich al tavolo delle trattative è stata una richiesta del governo di Kiev per provare a mediare con Putin. Almeno secondo quanto riportato da Jerusalem Post, poi la notizia è stata ripresa da tutte le agenzie.
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