Calcio Estero

Tuchel: “Pur di andare in Francia, pronto a guidare bus o auto di sette posti”

14/03/2022

di Redazione

Foto: Flick Picasa

L’allenatore dei Blues ha risposto alle domande dei giornalisti che hanno chiesto informazioni sull’attuale situazione societaria e sulla prossima trasferta di Champions. Il club è ufficialmente in vendita, ma come finirà questa stagione? “Da un punto di vista organizzativo ci sono delle discussioni in corso”

Curioso siparietto in conferenza stampa tra Thomas Tuchel e un giornalista inglese, dopo la vittoria del suo Chelsea contro il Newcastle. E’ un momento delicato della storia del club: il governo britannico dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina aveva congelato tutti i beni del presidente Roman Abramovich.

Poi, nelle ultime ore, la Premier League ha annunciato ufficialmente la squalifica del numero uno russo e l’obbligo di vendere il club. Una situazione che ha creato grande incertezza intorno alla squadra, con i giornalisti che hanno provato in ogni modo a chiedere lumi all’allenatore dei Blues, Thomas Tuchel.

“Mi stai chiedendo se resterò fino al termine della stagione? Non ci sono dubbi che resterò fino al termine della stagione”. ‘Volevo solo avere una conferma’– ha così risposto il giornalista mentre lo incalzava.

Il tecnico tedesco ha provato a spiegare la situazione extra-campo che sta coinvolgendo il Chelsea in queste ore.

“Dobbiamo vedere quello che accade giorno per giorno perché possono esserci dei cambiamenti. Come sapete, la situazione è chiara, il club è in vendita e speriamo che la cosa si risolva presto e di poter capire cosa succederà in futuro. Ma al momento sono solo ipotesi, non ho informazioni da aggiungere rispetto a quelle che avete anche voi”.

I giornalisti hanno continuato con le domande, per ottenere più informazioni possibili sul momento societario. Anche le più banali, in un momento così, non lo sono affatto. Tipo, con quale mezzo i Blues andranno in Francia per giocare la gara di Champions con il Lilla.

“L’ultima comunicazione che ho avuto è che andremo in aereo, dovremmo poter andare e tornare in aereo. Se non sarà possibile andremo in treno, altrimenti in autobus (sorride ndr). Se non è possibile sono pronto a guidare un’auto con sette posti. Lo farò, segnatevi le mie parole. In qualche modo arriverò lì. Se vent’anni fa qualcuno mi avesse chiesto cosa sarei stato disposto a fare per una partita di Champions, avrei fatto qualsiasi cosa per esserci. Andremo tutti alla partita. Da un punto di vista organizzativo ci sono delle discussioni in corso. Ma non è questione che ha delle ripercussioni su di me, abbiamo un personale qualificato che si occupa di queste cose. La struttura del club è organizzata in maniera che ogni cosa proceda in modo normale”.

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