In queste ore è arrivato l'annuncio del club della rottura con effetto immediato con José Mourinho e il suo staff. La sconfitta maturata contro il
Milan è la quinta in campionato in venti partite disputate dalla Roma. I
giallorossi ora sono noni in classifica a quota 29, a cinque lunghezze dal
quarto posto, ora presidiato dalla Fiorentina (34).
L’ultimo ko ha amplificato una
serie di polemiche nei confronti di José di Mourinho che è stato bersagliato da
una parte della stampa romana per il rendimento della squadra. In queste ore,
attraverso il suo profilo Instagram, ha parlato Rosella Sensi e l’ex
presidentessa della Roma ha cercato di infondere fiducia a tutto l’ambiente.
“Ci
ho messo un po’ a scrivere questo post. Il dolore del derby e la delusione
di ieri sera avrebbero lasciato spazio a commenti forse poco
razionali e difficilmente costruttivi. La Roma vive un momento di crisi.
Che nel calcio come nella vita sembra non offrire
vie di fuga e porta a mettere in risalto solo i difetti e gli errori di un
club. Vedere tutto nero, però, non serve a nulla così come spesso è inutile
andare alla caccia di colpevoli a cui attribuire tutte le responsabilità.
Ci
sono passata anche io e so cosa significa. In quei momenti bisogna fare
gruppo, non bisogna cadere nella tentazione di dare o darsi alibi. Non bisogna
cedere alle pressioni dei media e della piazza, bisogna credere in ciò che si
fa e cercare di migliorarlo. Questo riguarda tanto la società quanto lo staff
tecnico o la squadra. C’è ancora una stagione tutta da giocare, la zona
Champions non è lontana e il cammino in Europa non è compromesso.
Cambiare
rotta è possibile, a patto che tutti si sentano sulla stessa nave. Non voglio entrare in discorsi
tecnici che non mi competono in questo momento, pur riconoscendo le difficoltà.
Ricordo, però, quanto ci aiutò Bruno Conti quando eravamo a un passo dalla zona
retrocessione e non solo. Sembrano aspetti minori, ma non lo sono. L’attuale
presidenza ha fatto tanto per la Roma, oggi anche chi la critica sa che è così.
Ma ovviamente l’amore immenso dimostrato dai tifosi in questi anni e ripagato
da due finali merita ancora di più".
di
Mario Lorenzo Passiatore