Come
Lukaku è stato allenato da Mourinho e proprio come l’attaccante belga ha
indossato le maglie di Inter e Roma. Davide Santon conosce bene l’ambiente di
San Siro che sa darti tanto ma, al contempo, riesce ad essere così ostile nei
confronti dei calciatori che hanno scelto altri lidi. La storia di Lukaku è
lunga, contorta e complessa.
Ha rotto
con l’Inter, ha compromesso i rapporti con il Chelsea e flirtato con più club
(tra cui la Juve) prima di accettare le avances di José Mourinho. I tifosi
nerazzurri hanno già annunciato che lo fischieranno in occasione di Inter –
Roma del 29 ottobre. A Radio Serie A, Santon ha espresso il suo pensiero.
"I fischi
saranno tanti, mi sa (ride, ndr). Conosco bene i tifosi dell’Inter. Non so bene
com’è stata gestita la cosa. Cioè cosa voleva fare o non fare lui. Ma l’Inter
si è sentita sicuramente presa in giro, ecco. Normale quando si parla di un
giocatore importante come lo era Lukaku. Bisogna dire che anche lui se lo
poteva un po’ aspettare".
Per
Santon l’Inter si è indebolita in attacco, avendo perso due totem come Dzeko e
Lukaku. Il sacrificio dell’attaccante bosniaco per lasciare più spazio a Lukaku, poi i nerazzurri hanno preso atto del cambio repentino del calciatore
belga e hanno ripiegato su Arnautovic.
“Secondo me
l’Inter ha perso tanto. Anche perché è andato via Edin Dzeko, con cui ho giocato
insieme, e per me era un giocatore fortissimo. E lo è ancora in Turchia - ha
proseguito -, dove sta facendo la differenza. Hanno sicuramente un po’ perso
senza i due ma hanno preso Marcus Thuram per il futuro. E sta già facendo bene.
Quindi diciamo che hanno fatto le loro valutazioni ma a livello fisico e anche
di gol hanno perso, insomma".
di
Mario Lorenzo Passiatore