La Lazio
vola in semifinale di coppa Italia con un gol di Zaccagni su calcio di rigore
al minuto 51. Huijsen centra Castellanos e Orsato con l’ausilio del Var decreta
il penalty. Una partita tesa e nervosa con poche occasioni da gol. Nel finale,
in pieno recupero, si accendono due risse che generano tre rossi.
In sequenza,
espulsi: Pedro, Azmoun e Mancini. A referto finirà dieci contro nove. Male la
Roma in fase offensiva, Lukaku troppo isolato dal resto della squadra e Dybala
out alla fine del primo tempo per un nuovo infortunio.
Al termine della partita, José Mourinho ha puntato il mirino contro il
direttore di gara per la gestione degli episodi.
“Lottiamo contro le difficoltà sempre.
Oggi perdiamo una partita con un rigore del calcio moderno, del Var. E’ rigore
che arbitro non dà a tre metri di distanza. I giocatori di dieci anni fa non si
butterebbero mai così, come accaduto oggi. E’ stato un rigore di un bambino top
che ha solo 55 minuti di Serie A. In queste partite chi segna per primo è
avvantaggiato, poi chi gioca in casa non ha più palloni. Spariscono. Chi segna
con Orsato per primo vince, perché lui poi non lascia giocare. Il rigore è una pena massima, quest'arbitro di solito a centrocampo lascia giocare e poi in area fischia. Nel primo tempo
noi abbiamo avuto maggiore personalità. Quando perdi Dybala non abbiamo
connessione di gioco, abbiamo meno qualità in mezzo".
di
Mario Lorenzo Passiatore