Serie A

Roma, De Rossi nella valanga social: minacce e insulti per il caso Dybala

18/08/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal Web

Sono le ore che precedono l’esordio in campionato con il Cagliari, ma in casa giallorossa a tenere banco è la situazione del giocatore argentino che sta valutando la mega offerta araba. Intanto insorgono i tifosi sui social…

Dybala parte con la squadra, in attesa della decisione definitiva circa l’allettante proposta araba. E’ un po’ il succo dell’ultima conferenza stampa di mister Daniele De Rossi. Venti milioni di euro per il prossimo triennio: tanti soldi sul tavolo che inducono il calciatore e la moglie a riflettere in maniera approfondita.

In Arabia c’è fiducia e parlano di dettagli fissando la possibile deadline entro domani, almeno secondo le notizie fatte filtrare dal Corriere dello Sport. Mentre dalla capitale alimentano le speranze che l’argentino possa fermare la giostra e rispedire al mittente tutte le avance.

La Roma ha aperto alla trattativa e chiede 18 milioni di euro per chiudere il cerchio. Proprio la società è stata bersagliata sui social nelle ultime ore, una valanga che ha travolto in pieno anche Daniele De Rossi. Le dichiarazioni del tecnico sul caso Dybala, hanno creato una prima spaccatura: “Non trattengo nessuno, chi vuole andare può farlo”. Ieri in conferenza l’allenatore ha cercato di mediare, ma si era già messa in moto la macchina degli insulti sotto l’ultimo post di Instagram.

Ogni riferimento è proprio alla situazione dell’argentino. C’è chi attacca l’allenatore sul piano personale, chi chiede addirittura le dimissioni nel caso in cui non dovesse opporsi. Minacce velate e non, che si mischiano con una serie di insulti sistematici da un frangia del tifo, mentre i più ragionevoli scendono in “campo” a difesa del tecnico chiedendo pazienza e serenità in questo momento concitato. Migliaia di commenti hanno inondato lo spazio social dell’allenatore, adesso in attesa (anche lui) di una risposta da parte di Dybala. Con l'auspicio di ripristinare la serenità perduta e tornare a parlare solo di campo.

di Mario Lorenzo Passiatore

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