Ci siamo
quasi, a poche ore dalla prima grande semifinale tra Real Madrid e Manchester
City, è il momento delle parole, prima di scendere in campo e darsi battaglia.
E’ la rivincita della passata stagione tra Guardiola e Ancelotti. Pep non ha
parlato di vendetta, ma di prova di maturità: "Avevamo fatto molto di più per vincere, ma è il calcio.
Dobbiamo congratularci con il Real Madrid per aver vinto, l'unica vera lezione
che possiamo imparare è che non dobbiamo cercare rivincita, ma solo un buon
risultato”.
Non è
stato dello stesso avviso Rodri che ha affermato l’esatto contrario del suo
allenatore, pungendo i calciatori del Real Madrid. Il sentimento di vendetta c’è,
esiste una voglia smisurata di rivalsa.
"Il calcio
ti dà l'opportunità di vendicarti, sia io che i miei compagni seguiamo la
filosofia di imparare dalle esperienze passate. Nel calcio puoi essere
brillante per 180 minuti ma può non essere abbastanza, abbiamo perso in pochi
minuti della seconda sfida, non abbiamo gestito nel modo corretto. Ma ora siamo
cambiati molto, è una nuova stagione e siamo qui per combattere, con un nuovo
sorriso e affamati di vendetta". Lo voce dello spogliatoio del City la pensa diversamente rispetto al suo allenatore.
di
Mario Lorenzo Passiatore