L’ha
voluto fortemente in nazionale nonostante le pressioni e le polemiche di Euro
2012. Cesare Prandelli dalle colonne de “La Stampa” ha parlato della scelta
della Juve di affidarsi a Thiago Motta. Un profilo carismatico e di spessore
che dovrà misurarsi per la prima volta in una realtà importante come quella dei
bianconeri.
Per l’ex commissario tecnico azzurro, Thiago ha la personalità per
fare bene e imporsi nel breve periodo, nonostante la dimensione enorme della Juve.
Prandelli ha raccontato l’uomo e il professionista attraverso i vecchi ricordi
in nazionale ed è venuto fuori un quadro estremamente interessante.
"Ho avuto modo di apprezzarlo anche in questi
anni ed è forse l'allenatore della nuova generazione che più ha saputo
convincermi, perché non si lega ai numeri o a un sistema di gioco, sa cambiare
ogni volta che è necessario sviluppando idee e concetti di gioco di grande
qualità, a lui interessa come sviluppare il possesso, come occupare gli spazi.
E infatti i giocatori lo seguono sempre. Uno tosto, di grande spessore.
Parlava poco ma
quando lo faceva diceva sempre cose giuste e tutti lo stavano ad ascoltare. In
campo era sempre lucido ma anche forte fisicamente, a volte forse troppo.
Questo fa comunque capire il grande temperamento e la sua voglia di raggiungere
sempre i propri obiettivi. E' il tipo che non si lascia
condizionare dalle pressioni. Poi conosce bene ambienti importanti, ha giocato
con Barcellona, Inter e Psg per esempio. Se la Juve dovesse giocare come
abbiamo visto fare al Bologna, credo che Dusan potrà segnare anche 30 gol".
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di
Mario Lorenzo Passiatore