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Pirlo e l’aneddoto su Conte: “Allenamento in mutande a 40 gradi, poi ghiaccio, barelle e…”
09/06/2024
di Mario Lorenzo Passiatore
A Napoli fremono per vederlo all’opera, ma i giocatori dovranno tenere conto delle componenti fatica e sacrificio, veri mantra del tecnico salentino che è pronto a rilanciarsi in Serie A. Gli azzurri non avranno le coppe, la soluzione migliore per iniziare a ricostruire dalle fondamenta.
Conte compete sempre per vincere e, gli addetti ai lavori, prima ancora di vedere il mercato in entrata e in uscita, danno i partenopei tra le principali accreditate al titolo. La certezza è il mister, l’incognita il rapporto con il presidente Aurelio De Laurentiis, un altro uomo dal carattere poco malleabile.
A proposito di lavoro e metodologie, abbiamo scavato tra i ricordi riprendendo le parole di Andrea Pirlo all’ultimo Festival dello Sport a Trento. L’ex regista della nazionale ha avuto il piacere di lavorare con Conte alla Juve. Proprio per il centrocampista azzurro, Conte rimodulò il suo granitico 424 in 433 prima e 352 poi.
Pirlo ha raccontato la fatica e lo stress nelle sue sedute di allenamento. Procedure che durante la preparazione estiva hanno messo a dura prova buona parte dei calciatori. Come quella volta che fece lavorare in gruppo letteralmente in mutande per ottimizzare al massimo le performance.
"C'erano 40 gradi e in uno degli allenamenti, all'ultima corsa, ci aveva fatto correre in mutande, senza maglie e pantaloncini perché erano bagnati e pesavano. Alla fine a qualcuno hanno dovuto mettere il ghiaccio, qualche altro è stato riportato dentro in barella. Allora il mister ha cominciato a correre per vedere come fosse la situazione clima, dopo un minuto s'è fermato e disse che avevamo ragione".
di Mario Lorenzo Passiatore
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