Serie A

Ordine affonda il Milan e avvisa: “Piano tattico suicida, da considerare anche scenario rivoluzionario”

25/08/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal Web

La prima crisi di agosto coincide con il pari col Torino e la sconfitta di Parma. Il noto giornalista, dopo appena due settimane si interroga già sul futuro dell'allenatore: “E' bene prendere subito atto della realtà e correre ai ripari. Come? O Ibra e il management…”

Un punto in due partite, quattro gol subiti e tre fatti: il mini bilancio del primo Milan ufficiale è in totale controtendenza con quello delle amichevoli estive e ricorda (nei numeri d'esordio) il primo Milan di Pioli. Più di qualcosa non va e la sconfitta di Parma allunga la lista delle perplessità sul tecnico Paulo Fonseca. Serve una prima sterzata d’agosto che si deve riflettere con immediatezza sul terreno di gioco. 

Al Tardini termina 2-1 per il Parma, apre il solito Man (due centri in due gare), la riprende per dieci minuti Pulisic e poi Cancellieri sigla il definitivo sorpasso. Le considerazioni di giornalisti e addetti ai lavori appesantiscono il quadro finale in casa Milan. Sul Corriere dello Sport, Franco Ordine non ha usato mezze misure e ha prospettato anche lo scenario più drastico che potrebbe essere preso in esame nel caso non si palesassero chiari segnali di risveglio.

“Il mercato, sulla carta, non può essere così misero come i primi due risultati certificano. Allora è a Fonseca che bisogna rivolgersi per chiedere conto non di parole vaghe, non di spiegazioni fumose, ma di risposte convincenti. Perché la sconfitta di ieri è innanzitutto meritatissima. Ed è figlia di un piano strategico fallimentare. Prendere gol al primo contropiede, dopo nemmeno 2 minuti, è il segnale pubblico e solenne di una ridotta concentrazione e attenzione ma anche di una disposizione tattica suicida. E così per tutto il primo tempo quando il Parma è andato al tiro davanti a Maignan una, due, tre, quattro volte. E' bene prendere subito atto della realtà e correre ai ripari. Come? O Ibra e il management rossonero sono convinti d’aver fatto la scelta giusta nello scegliere il portoghese come successore di Pioli, oppure è bene prepararsi a uno scenario altrettanto rivoluzionario e cioè un cambio di guida tecnica".

di Mario Lorenzo Passiatore

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