Un punto in due partite, quattro gol subiti e tre
fatti: il mini bilancio del primo Milan ufficiale è in totale controtendenza
con quello delle amichevoli estive e ricorda (nei numeri d'esordio) il primo Milan di Pioli. Più di qualcosa non va e la sconfitta di
Parma allunga la lista delle perplessità sul tecnico Paulo Fonseca. Serve una
prima sterzata d’agosto che si deve riflettere con immediatezza sul terreno di
gioco.
Al Tardini termina 2-1 per il Parma, apre il solito
Man (due centri in due gare), la riprende per dieci minuti Pulisic e poi
Cancellieri sigla il definitivo sorpasso. Le considerazioni di giornalisti e
addetti ai lavori appesantiscono il quadro finale in casa Milan. Sul Corriere
dello Sport, Franco Ordine non ha usato mezze misure e ha prospettato anche lo
scenario più drastico che potrebbe essere preso in esame nel caso non si
palesassero chiari segnali di risveglio.
“Il mercato, sulla carta, non può essere così misero come i primi
due risultati certificano. Allora è a Fonseca che bisogna rivolgersi per
chiedere conto non di parole vaghe, non di spiegazioni fumose, ma di risposte
convincenti. Perché la sconfitta di ieri è innanzitutto meritatissima. Ed è
figlia di un piano strategico fallimentare. Prendere gol al primo contropiede,
dopo nemmeno 2 minuti, è il segnale pubblico e solenne di una ridotta
concentrazione e attenzione ma anche di una disposizione tattica suicida. E
così per tutto il primo tempo quando il Parma è andato al tiro davanti a Maignan
una, due, tre, quattro volte. E' bene prendere subito atto della realtà e
correre ai ripari. Come? O Ibra e il management rossonero sono convinti d’aver
fatto la scelta giusta nello scegliere il portoghese come successore di Pioli,
oppure è bene prepararsi a uno scenario altrettanto rivoluzionario e cioè un
cambio di guida tecnica".
di
Mario Lorenzo Passiatore