Ci sono
dei passaggi, delle parole di Antonio Conte post Pisa che non possono passare
sottotraccia. Sono dichiarazioni che fanno rumore in un momento in cui non c’è
bisogno di alzare il livello della pressione mediatica, siamo all’alba di una
nuova stagione e al tramonto di un ottimo mercato. Ottimo, guai a definirlo
importante perché il tecnico salentino non ha gradito la sintetica definizione
del giornalista di Dazn.
E francamente non c’era la necessità, almeno
ieri, di evidenziare i costi dei giocatori importanti e mettere la società in
una posizione di assoluto disagio. Il club ha fatto degli sforzi, certamente
grazie anche a due super cessioni tra gennaio e giugno, ma comunque Osimhen e
Kvara erano patrimonio del Napoli. Manna e De Laurentiis hanno scelto la strada
degli investimenti, come nessun’altro in Italia nel corso dell’ultima stagione.
Ecco,
dopo una vittoria sofferta in casa contro il Pisa, forse si poteva anche non
entrare nel merito di un ottimo mercato, evitando analitiche conclusioni sul
budget. Dopo la riunione di giugno, tutti contenti e felici, da ieri si evince
invece che Conte avrebbe gradito altro o qualcosa in più. Il timing dello sfogo
resta inatteso e fuori contesto, non so lo aspettava nessuno in quel modo,
probabilmente neanche in società. Con Conte in panchina, il presidente De
Laurentiis ha fatto un passo indietro, almeno dal punto di vista mediatico,
così il club probabilmente sceglierà la via più cauta, quella di non aver sentito
nulla.
Di
seguito lo sfogo di Antonio Conte ai microfoni di Dazn. “Quando poi sento dire 'mercato importante', io dico importante a
livello numerico perché se fai la media su nove acquisti, anche se spendi 150
milioni, sono 15-20 milioni a calciatore. I calciatori importanti hanno un
costo diverso, da 50-60-70 milioni. E' un'altra cosa. Il discorso di Lucca vale
per tutti gli altri che sono arrivati quest'anno da realtà diversa. Lucca ha
voglia di lavorare e imparare, starà a me e allo staff cercare di implementare
la loro conoscenza calcistica. Se pensate che abbiamo preso dei calciatori
pronti per giocare la Champions e tutto, io dico che abbiamo preso dei
giocatori che hanno bisogno di tempo e il tempo non c'è, per cui prendiamo dei
rischi. Abbiamo preso Hojlund che è giovane e che al Manchester United non
giocava".
di
Mario Lorenzo Passiatore