Serie A

Milan, Ibrahimovic e il futuro: “Io allenatore? Oggi vi dico che…”

07/12/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

Il dirigente rossonero ha rilasciato un’interessante intervista nelle ultime ore a “Sport Illustrated” e ha parlato di quello che potrebbe accadere fra qualche anno. “la filosofia di un allenatore è importante e serve per gestire la squadra. Ma credo che il singolo giocatore sia la cosa più importante…”

Il suo Milan fatica, alterna buone prestazioni a partite meno produttive dal punto di vista dei numeri. Il nuovo ruolo da dirigente è stato messo in discussione diverse volte dai media per i toni e i modi con cui si interfaccia con la stampa. Non si vede tanto in tv, ma quando lo fa c’è sempre una nota polemica.

Zlatan si sente ancora un po’ calciatore e, forse ancora lo è nel modo di interagire, da assoluta prima donna. L’ego del personaggio dovrà prima o poi far posto al “Noi” dirigenziale. Ibra, a proposito del suo futuro, ha rilasciato una lunga intervista a "Sports Illustrated". Ad oggi l’unica cosa certa è l’intenzione di non voler intraprendere la carriera da allenatore.

“Se continuo a non vedermi come allenatore? Attualmente sì. Non voglio fare l’allenatore perché è troppo lavoro per me. Devi coprire tante aree, trovare idee e soluzioni, preparare e seguire le partite e allenare. Lavori giorno e notte. Un anno da allenatore mi sembrerebbe dieci anni. Quindi la cosa non mi attira”.

Poi ha parlato della trasformazione dell’intero movimento negli anni e del trend di alcuni allenatori di voler catechizzare a tutti i costi i calciatori, soffocando buona parte del talento. C’è forse un riferimento implicito al suo passato al Barcellona e al rapporto burrascoso con Pep Guardiola.

"Molti allenatori hanno una filosofia e uno stile di gioco, e poi il singolo giocatore diventa insignificante perché tutti sono costretti ad adottare una tattica o un sistema come una sola parte. Certo, la filosofia di un allenatore è importante e serve per gestire la squadra. Ma credo che il singolo giocatore sia la cosa più importante nella squadra. Perché va in campo e fa la differenza. E in generale non credo che il calcio diventi noioso. Piuttosto, sento che continua a crescere. Devi semplicemente essere intelligente e non chiuderti ai nuovi sviluppi". 

di Mario Lorenzo Passiatore

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