Il peggio è alle spalle. Circa un mese fa è stato colpito da un infarto, adesso è tornato a vivere con entusiasmo la sua routine. In queste ore ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Tanta attualità con la Juventus in primo piano: Allegri, il mercato e il caso Lukaku. Tanti temi che ruotano intorno alla squadra bianconera.
"Max è abituato alla pressione. Anzi, direi che il meglio di se stesso lo mostra proprio nel caos. Basta pensare all’ultima stagione: nonostante tutto, sul campo la Juve sarebbe arrivata terza e in Champions. Non giocare in Europa non è detto che sia un vantaggio e si è visto anche lo scorso anno con l’Atalanta. Le competizioni europee ti allenano ai massimi livelli. Se penso alla mia esperienza, giocare in Coppa Campioni era eccitante. Non un sacrificio”
Continua a tenere banco il caso Lukaku, con l’attaccante belga che aspetta solo Juve, come ha più volte ribadito al Chelsea, la società che detiene ufficialmente il suo cartellino. Mauro non è così convinto della bontà dell’operazione e dell’eventuale scambio che coinvolgerebbe Vlahovic.
"Per quanto riguarda Lukaku: se arriva lui, però vuol dire che va via Vlahovic. L’ho già detto e lo ripeto: io uno scambio del genere non lo farei per tanti motivi. La Juve sarà una delle favorite perché è una grande squadra, non per l’arrivo di Lukaku".
Federico Chiesa e l’evoluzione del gioco di Allegri. I due step che la Juve deve fare in funzione della nuova stagione. “Vendere sarebbe pura follia, ma c’è bisogno del miglior Federico. La seconda è un gioco nuovo, diverso da quello delle ultime due stagioni. Allegri deve ricreare l’entusiasmo che c’era all’inizio del ciclo dei 9 scudetti”.
di
Mario Lorenzo Passiatore