C’è chi
ha avuto il sentore che qualcosa potesse accadere e chi, invece, non si
aspettava minimamente un ribaltone del genere prima di Ferragosto. A far
riflettere sono le tempistiche, dopo l’investitura multipla per il Commissario
Tecnico che sembrava ormai centrato nel nuovo progetto.
Secondo
le prime ricostruzioni dei media, l’avvicendamento dei suoi collaboratori avrebbe creato un clima meno sereno al suo fianco. Ma non basta per
giustificare un repentino cambio di rotta. Serviranno anche le sue parole e
quelle dei vertici per capire qualcosa in più di tutta la vicenda.
Intanto,
urge trovare un sostituto in tempi brevi in grado di entrare subito a pieno
regime nella realtà azzurra. Ci sono un paio di nomi esperti: Spalletti e
Conte, e poi due outsider che rappresenterebbero comunque un rischio in questa
fase. De Rossi e Cannavaro, due nomi già spesi dopo la crisi post
qualificazione mondiale. Solo certezze in un momento di carico di incertezze,
sembrerebbe più questa la via intrapresa in queste ore.
Fanno
riflettere le parole di Giovanni Andrea Abodi (ministro dello sport) che è
rimasto perplesso dalla decisione maturata in queste ore dall’ormai ex
commissario tecnico della nazionale. Prima la bomba lanciata da Libero
stamani, poi la conferma dai vertici federali con il comunicato ufficiale.
"L'ho saputo dai media -
dice il ministro all'Ansa -. Sono dispiaciuto e perplesso, è una decisione che
arriva a sorpresa a Ferragosto: tutto molto strano. Mi viene da pensare: le
nomine dello staff tecnico azzurro annunciate recentemente erano state concordate
con lui o no?"
di
Mario Lorenzo Passiatore