Ha
vinto due Champions League e due coppe Intercontinentali, nel primo ciclo con
la Stella Rossa e nel secondo con la maglia della Juventus, con la quale ha
vissuto due stagioni, dal ’95 al ’97. Conosce molto bene il nostro campionato, ha
indossato anche le maglie di Sampdoria, Lazio e Inter. In queste ore è stato
intervistato da La Gazzetta dello Sport sul momento della squadra di Allegri e
su quello che potrebbe accadere in futuro in chiave mercato.
"La
Juventus dovrebbe lottare per lo scudetto sempre, come impone la sua storia, ma
la Coppa Italia è pur sempre un trofeo e vincerla sarebbe un bel segnale di
ripartenza per la società. Chiesa, è uno a cui basta una fiammata in
contropiede per decidere la partita. Una grande squadra deve andare oltre le
assenze. E a Vlahovic, vista l’espulsione sciocca rimediata contro il Genoa, un
po’ di riposo farà bene, anche soltanto per riflettere."
Da
ex centrocampista, la sua disamina si sofferma soprattutto in mediana e sui
possibili rinforzi che servirebbero ai bianconeri in vista della prossima
stagione e di una eventuale qualificazione in Champions League.
“Koopmeimers
è un bel centrocampista, abile in rifinitura e in zona gol. Dalla Juventus,
però, mi aspetto un colpo meno pubblicizzato: tipo il Vidal dei tempi di Conte,
Marotta e Paratici. O il Kvaratskhelia che Giuntoli ha portato al Napoli. Sono
dell’idea che non serva sempre comprare giocatori: a volte bisogna pure
crearseli".
di
Mario Lorenzo Passiatore