Calcio Estero

Iniesta, la depressione e la richiesta fatta al padre!

10/01/2022

di Claudio Ruggieri

Qualche anno fa, in un documentario prodotto sulla propria vita, il fuoriclasse spagnolo Iniesta rivelò di aver superato un momento davvero difficile. Anche grazie alla propria famiglia. 

Il suo nome sarà sempre legato a quello del Barcellona, la squadra dei sogni di Guardiola che ha vinto tutto in Spagna, in Europa e nel Mondo. E soprattutto ha fatto innamorare tanti calciofili che hanno gustato pienamente il gioco meraviglioso prodotto da quella squadra e dalla mente (e dai piedi) di Andrés Iniesta. Don Andrés per tutti. L'Illusionista. Un giocatore meraviglioso, un centrocampista totale ed universale. Oggi, all'età di 38 anni (da compiere a Maggio), Iniesta incanta in Giappone con la maglia del Vissel Kobe, con la fascia di capitano al braccio. Iniesta è stato anche il grande protagonista della finale di Coppa del Mondo del 2010 con il gol vittoria contro l'Olanda. Un momento incredibile per la Roja e soprattutto per il calciatore iberico. Eppure, qualche mese prima, Iniesta ha combattuto un'altra battaglia, la più dura, contro un avversario terribile e soprattutto subdolo: la depressione.

Lo ha raccontato lo stesso giocatore durante il documentario prodotto da Rakuten Tv, in cui Iniesta ha svelato la sua lotta contro la depressione dovuta anche alla morte di uno dei suoi migliori amici.

"Non stavo già tanto bene, poi ho saputo della morte di Dani (Jarque, ex capitano dell'Espanyol), ed è stato come un pugno forte nello stomaco che mi ha mandato al tappeto. Mi sono sentito sprofondare. Ci sono state varie cose che mi hanno mandato in un vicolo cieco. So che può sembrare strano per uno che ha tutto, ma sono stato malissimo. Le cose migliori mi sono accadute nella fase per me più difficile. Non mi vergognavo nel farmi vedere così dai compagni. Se non avessi avuto attorno a me ciò che ho avuto, sarebbe stato praticamente impossibile uscirne. Vedevo tutto nero e più passavano i giorni e più mi sentivo peggio. In situazioni del genere non provi niente, non vedevo l’ora che arrivasse la notte per prendere una pillola e riposarmi. Diventa complicato tenere il controllo della tua vita”.

L'aneddoto incredibile lo ha rivelato José Antonio Iniesta, il padre di Don Andrés, che ha lasciato di sasso i tanti telespettatori che hanno visto il documentario.

"Quando tuo figlio di 25 anni viene a trovarti a mezzanotte e ti dice che vuole dormire con i suoi genitori, capisci che c’è qualcosa che non va. Mi disse che non stava bene e che non sapeva perché. Sono arrivato anche a chiedermi se non fosse stato meglio per lui lasciare il calcio".

Per fortuna Iniesta, grazie alla sua famiglia, ai suoi compagni e all'allora tecnico Guardiola, ha saputo rialzarsi e a superare quel brutto momento. Continuando ad incantare tutti in campo e soprattutto ad essere un uomo sereno fuori dal campo.

di Claudio Ruggieri

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