Si è commosso, ha pianto, ha
abbracciato tutti nell’ultima notte di San Siro e poi ha dato l’addio al Milan
e al calcio. Un Ibra mai visto così umano in tutta la sua carriera. Eppure si è
sciolto anche lui di fronte ai suoi tifosi. “Ho
provato a trattenere le lacrime, ma intorno a me piangevano tutti. Persino mia
moglie”. Sono state le prime parole in conferenza stampa. Poi la dedica
finale a tutti coloro che lo hanno supportato nel corso della carriera.
Ibra ha lasciato un segno importante
in ogni squadra in cui ha giocato. Un calciatore dal carisma unico e dal
temperamento fortissimo. Abbiamo ripescato la sua squadra ideale all’interno
del libro “Io sono il calcio”, la top undici dei calciatori con cui ha giocato
in questi anni. Non sono mancate le sorprese.
Tra i pali non poteva che
scegliere Gigi Buffon. I due centrali Thiago Silva e Nesta, con i quali ha
condiviso la prima esperienza milanista. A destra Thuram, a sinistra Maxwell,
suo grande amico e compagno nelle esperienze all’Ajax e all’Inter.
Tre
centrocampisti in mediana: Xavi in cabina di regia, supportato da i due
incursori juventini: Nedved e Vieira. Davanti: ovviamente Zlatan, supportato
dai due blaugrana Leo Messi e Ronaldinho (compagno di squadra ai tempi del
Milan). Un dream team niente male, ma ci sono tantissimi esclusi in questo
super 4-3-3.
In difesa assenti o non
convocati dallo svedese: Maicon, Samuel, Cannavaro, Puyol e Dani Alves. A centrocampo: Pirlo, Emerson,
Iniesta, Cambiasso e Verratti. Davanti Henry, Trezeguet, Cavani, Del Piero, Crespo. Ma la lista dei
campionissimi sarebbe lunghissima. In fondo, bisognava sceglierne solo undici da
schierare.
di
Mario Lorenzo Passiatore