Serie A

Juve, la critica di Zazzaroni: “Koopmeiners indietro come i meloni in inverno, su Chiesa vi dico…”

15/09/2024

di Mario Lorenzo Passiatore

Foto: Dal web

Il direttore del Corriere dello Sport ha parlato della partita della squadra di Thiago Motta contro l’Empoli e le varie criticità che si sono palesate. Poi una riflessione anche su Chiesa: “Fede spacca le partite come nessuno in questa squadra…”

I bianconeri non vanno oltre lo zero a zero a Empoli, allungano la striscia positiva a quattro gare senza subire reti ma la squadra ha davvero prodotto poco nell’arco dei novanta minuti. L’Empoli rischia addirittura di passare nel finale, determinante un intervento di Gatti a protezione della porta. Vlahovic impreciso e troppo isolato, poco assistito dagli esterni è finito nella morsa dei centrali di casa.

La squadra di Motta è apparsa mono-ritmo senza mai cambiare passo nel corso dei novanta minuti. Neppure il quadruplo cambio nella ripresa ha sortito gli effetti sperati. Sono tante le cose da rivedere in prossimità della Champions League, così in queste ore dalle colonne de Il Corriere dello Sport ha tracciato un mini bilancio Ivan Zazzaroni.

"A Thiago i cambi non mancano, se è vero - com’è vero - che a mezz’ora dalla fine ha potuto metter dentro Thuram, Mbangula, Weah e Fagioli, trattenendo in panchina Danilo, McKennie e Cabal. Resta inteso che la rinuncia a Chiesa la trovo ancora incomprensibile: Fede sa spaccare la partita come nessuno della Juve attuale".

Poi ha punto Koopmeiners, apparso indietro di condizione e, parlato delle nuove responsabilità di Yildiz. "La dieci sulle spalle è, per il momento, solo una simpatica suggestione. Ha talento, ma deve ancora mangiare tanta erba. Questa accelerazione gli mette pressione e non giova. Koopmeiners è indietro come i meloni in inverno, pochi gli allenamenti nelle gambe. E adesso sono curioso di vedere come la Juve si comporterà in Champions, se l’aria dell’Europa fungerà da stimolo supplementare. Siamo ancora alle prime impressioni: è presto per le valutazioni attendibili".

di Mario Lorenzo Passiatore

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