L’Inter sta
pianificando il futuro in anticipo senza precludersi strade alternative nei
prossimi mesi. L’entourage di Denzel Dumfries avrebbe raggiunto un accordo di
massima per il rinnovo del contratto con i nerazzurri, per un sostanzioso
aumento dell’ingaggio da 2,5 milioni a 4. Durata estesa fino al 2028, da
mettere nero su bianco al rientro dalla nazionale.
Lo sforzo
dell’Inter è importante in termini di budget per un calciatore che negli ultimi
mesi è stato parte integrante delle rotazioni di Simone Inzaghi e meno punto
fisso del passato. Dunque, Marotta ha scelto di tutelarsi e di accontentare il
calciatore che aveva chiesto un corposo adeguamento. Ok sulla formula e le
modalità e anche sull’ultimo nodo da sciogliere.
Già, occhio
alla mossa successiva, perché si è diffusa con insistenza la voce di una
possibile clausola rescissoria all’interno del contratto, voluta e concordata
dalle parti, che si aggirerebbe tra i 20 e 25 milioni, attivabile dalla prossima
sessione di mercato con il solo vincolo che potranno esercitarla i club esteri.
Una somma
estremamente alla portata che, se confermata, sarebbe tanto bassa considerando i
prezzi del mercato attuale. Ma perché? Il calciatore non avrebbe problemi a
liberarsi e l’Inter farebbe una plusvalenza sicura, perdendo però una pedina
importante a un prezzo relativamente modesto. Nel corso dell’ultima sessione
estiva non sono arrivate proposte concrete, pertanto diventerebbe una sorta di
tutela e di assicurazione per club e calciatore.
di
Mario Lorenzo Passiatore