Calcio Estero
Conte non ci sta: “A gennaio vedremo cosa fare, se qualcuno pensa ai miracoli…”
23/10/2022
di Mario Lorenzo Passiatore
Dopo l’ultimo ko interno, l’allenatore degli Spurs non ha gradito alcune domande in conferenza stampa spedendo le critiche al mittente e ora punta al mercato di gennaio per sistemare la squadra: “Non avere tre o quattro titolari, per una squadra come la nostra, significa essere nei guai. Ci serve tempo, pazienza e…”
Il Tottenham perde in casa contro il Newcastle, non basta il gol di Harry Kane alla squadra di Antonio Conte per tornare alla vittoria. E’ il secondo ko di fila dopo quello di mercoledì contro lo United di Ten Hag. Non è un bel periodo per gli Spurs che sono in difficoltà anche sul piano degli infortuni, troppi nell’ultimo mese per non incidere sulle prestazioni della squadra. Conte si è presentato ai microfoni nel post partita con toni abbastanza duri per difendere il suo operato e quello della squadra.
"Sono stato molto chiaro in estate con il club. Quando si scende in campo ogni tre giorni è necessario che si abbia a disposizione una rosa profonda e il club lo sa bene. La squadra mette in campo grandissimo impegno ma se si gioca tanto capita di avere degli infortuni. E non avere tre o quattro titolari, per una squadra come la nostra, significa essere nei guai. Ci servono tempo e pazienza”.
E poi ancora ha puntato il dito contro chi continua a criticare le prestazioni dei suoi. E’ tornato a far la voce grossa in un momento non proprio esaltante per il Tottenham, nonostante la terza posizione dietro a City e Arsenal. Il calendario, la rosa corta il mercato, tre temi fondamentali.
“Se giocassimo una partita ogni sei o sette giorni, potremmo lottare per qualcosa di importante. Se qualcuno pensa che possiamo inventare la vittoria e fare un miracolo, se qualcuno non vuole ascoltare e capire la situazione, non è un problema mio. Noi dobbiamo lavorare uscire insieme da questo periodo di partite e poi vedremo dove siamo e di quale miglioramento abbiamo bisogno nel prossimo mercato di gennaio".
di Mario Lorenzo Passiatore