Mercato
e debutto in campionato, a Napoli è già vigilia per l’esordio contro il Verona,
ma continuano a tenere banco le varie trattative. Conte non è sereno, Conte non
è contento di come si stanno sviluppando le cose sul fronte mercato. Sono
diversi i riferimenti fatti alla società durante la prima conferenza della stagione.
Traspare quel velo di malcontento che sfocia quasi in ogni risposta consegnata
ai giornalisti. La situazione mercato è centrale in ogni discorso.
“Mi aspettavo
una situazione migliore, pensavo ci fossero anche cose positive. Ma ho avuto
difficoltà, mi aspettavo di meglio ma siamo qui per lavorare. Non dico che
siamo all'anno zero ma molto vicini all'anno zero ed è meglio essere
chiari. A me questo non spaventa. Quanto tempo servirà per riportare il Napoli
in alto non lo so, so che incontreremo delle difficoltà e non dobbiamo
fasciarci la testa. Dovremo essere cazzuti in campo e fuori. Similitudini non
esistono. C'è il tranello grosso di due anni fa che confonde le idee e butta
fumo negli occhi”.
Le aspettative in vista della nuova stagione e un'ipotetica griglia finale. “Siamo
all'inizio, io lavoro da solo un mese per cercare di portarla avanti. Oggi non
mi sento di fare pronostici, dico solo che sarà un'annata dove dovremmo
prepararci a soffrire ed essere uniti e compatti nella sofferenza. Non so
quale sia il massimo, faccio fatica a fare previsioni. Cerchiamo di lavorare ed
essere concentrati, uscendo dal campo come vogliono i tifosi, con la maglia
sudata. Dobbiamo dare più del nostro massimo, io per primo”.
Sulla questione attaccante evita di entrare nei dettagli e delega alla società: “Osimhen è una situazione che verrà
affrontata dal club e io non sono dentro questa situazione. Lukaku? Non parlo
di giocatori non miei. Io vi chiedo umilmente di non andare su discorsi tattici
perché questo vuol dire non aver capito niente. Fateci lavorare. Se andiamo su
discorsi tattici non abbiamo capito niente”.
di
Mario Lorenzo Passiatore