C’era una
volta il Bayern. Club solido, con pochissimi problemi interni e una struttura
in grado di non far filtrare nulla sui giornali. C’era, appunto. Da quando è
iniziata la nuova stagione continuano ad arrivare notizie di crisi tra
dirigenza e allenatore. Eppure, Tuchel si era insediato in corsa nella passata
stagione, al posto di Julian Nagelsmann, silurato da primo in classifica.
E allora, ci
risiamo. Il feeling con il nuovo tecnico sembra non essere mai scoccato. Le
dichiarazioni non sono quasi mai in linea con le idee del club: circa un mese
fa la società gli aveva intimato di non lamentarsi più in conferenza stampa del
mercato della sua squadra. Dopo la cessione di Pavard, il tecnico tedesco aveva
definito la sua rosa “scarna e incompleta”.
Come racconta la
Bild, Uli Hoeness, ex
presidente del Bayern e attuale componente del consiglio di sorveglianza,
avrebbe commentato in maniera seccata alle affermazioni del suo allenatore. “Ogni
fine settimana abbiamo in panchina dei nazionali di vari paesi, non vedo come
si possa parlare di rosa corta”.
Tuchel
sarebbe tornato alla carica, chiedendo almeno un centrocampista nella prossima
finestra invernale. La richiesta è il
portoghese Joao Palhinha,
che andrà a scadenza di contratto a giugno con il Fulham. Dalla dirigenza hanno
manifestato tutte le loro titubanze per le condizioni fisiche del calciatore,
così Hoeness ha voluto rimarcare la sua idea contraria all’allenatore. “Faremo qualcosa a gennaio se ci sarà davvero la
necessità di intervenire, ma posso anticipare che il nostro non sarà un mercato
movimentato”.
Punto, a capo.
Il Bayern è terzo in
classifica, dietro a Stoccarda e Leverkusen, dopo appena sette giornate. Ma non
sarebbe la situazione in campionato a turbare i vertici, quanto le continue
insistenze di Tuchel. Dopo aver silurato Nagelsmann (da primo), messo alla
porta il giorno della festa scudetto Kahn e Salihamdzic e licenziato il
preparatore di Neuer, tutto potrebbe accadere nei prossimi mesi.
di
Mario Lorenzo Passiatore