Serie A
Batistuta ricorda l'aneddoto con Cassano: 'Lo aiutai, mi spiace sentire...'
01/10/2022
di Claudio Ruggieri
L'ex bomber della Fiorentina ha risposto ad Antonio Cassano. In una settimana l'ex fantasista barese ha fatto arrabbiare un po' tutti, ma l'argentino ha risposto con classe senza offendere nessuno.
In una settimana Antonio Cassano ha fatto arrabbiare tutti. Qualcuno ha risposto a tono, vedi Ferrara, altri invece hanno scelto la via della diplomazia, basti pensare ad Inzaghi . Tra chi ha scelto la diplomazia c'è anche Gabriel Omar Batistuta, per lui Cassano non ha avuto parole tenerissime, ovviamente non dal punto di vista sportivo, ma sul piano umano. E Batigol ha voluto solo ricordare alcune cose.
"Essere considerato antipatico da Cassano mi sembra un bel complimento. Le racconto una cosa: appena arrivato a Roma l’ho visto spaesato, non riusciva a ambientarsi, ho parlato con mia moglie, l’abbiamo portato a casa nostra e adesso sentire che parla così mi dispiace proprio. Mi fa tenerezza. Non ha approfittato della possibilità che gli ha dato il calcio per crescere come persona".
Queste parole sono state rivelate da Batistuta in un'intervista esclusiva su La Nazione. Un messaggio importante rivolto a FantAntonio con tanto di aneddoto riguardo il primo periodo a Roma. Batistuta ha poi chiarito con i giornalisti un aspetto che riguardava il suo passato da calciatore. Soprattutto perché non era solito rilasciare interviste o scherzare tanto con la stampa.
"C’è gente che pagava per vedermi e non potevo permettermi che fosse solo un gioco. Quindi prendevo tutto sul serio e non avevo spazi per rilassarmi, apparivo duro. Basta una battuta per montare un polverone e voi giornalisti siete sempre in agguato. Adesso sono decisamente più simpatico".
Il sogno di Batistuta è quello di ritornare nella Fiorentina come dirigente. I tifosi ovviamente sarebbero ben contenti di avere nuovamente in società un beniamino come l'argentino che ha fatto innamorare i tifosi viola nel corso della sua carriera da calciatore. Il fuoriclasse sudamericano non è riuscito a vincere lo Scudetto a Firenze, salvo poi vincerlo a Roma con i giallorossi allenati da Capello.
di Claudio Ruggieri