Calcio Estero

Barthez mette Donnarumma nel mirino: “Vi dico cosa non va di Gigio. Mentre Maignan deve ancora…”

23/03/2023

di Mario Lorenzo Passiatore

L’ex numero uno della nazionale francese ha parlato della scuola dei portieri e di come è cambiata nel corso degli anni. Ma sono arrivati anche dei giudizi su Donnarumma e Maignan. "Gigio è alto quasi due metri e non sta facendo una stagione eccezionale, voglio dire che…”

Le parole arrivano da uno che di guantoni se ne intende. Anche perché dopo aver lasciato il calcio nel 2008 ha indossato i guanti per guidare le auto. Già, ha fondato un Team tutto suo in sinergia con Olivier Panis, ex pilota automobilistico e grande amico di Fabien Barthez. Fabien al volante, da pilota a Le Mans. Insomma non si può dire che dopo non abbia trovato gli stimoli giusti per ripartire. Noto per il curioso siparietto con Blanc a Francia ’98, il celebre bacio alla pelata. Ma non solo, perché Barthez è stato un grande portiere della sua generazione, che ha vinto il Mondiale nel ’98 e l’Europeo nel 2000.

In queste ore ha rilasciato un’intervista a Le Parisien parlando di due suoi colleghi illustri. Tra cui Gigi Donnarumma, attuale numero uno della nazionale e del PSG. Barthez ha criticato anche i formatori francesi che lavorano con i portieri, da un po’ di anni c’è qualcosa che non va, forse perché sono “tutti uguali”.

“Da quattro o cinque anni troppi allenatori preferiscono portieri da 1 metro e 95 o più che occupano lo spazio. Non ho nulla contro, anche perché il migliore al mondo, Courtois, è alto 2 metri. Ma la formazione francese e non solo, ormai produce portieri formattati e privi di creatività, sacrificando quei portieri che magari misurano 1 metro 85, senza offrire loro una chance".

Poi è passato al caso pratico, analizzando la stagione Donnarumma che, francese non è, ma presenterebbe dei “difetti” analoghi della scuola transalpina. L’altezza è un problema? No, non sempre, ma in alcuni casi non aiuta, secondo Barthez. "Donnarumma è alto quasi due metri e non sta facendo una stagione eccezionale. Il gol di Coman (subito in Champions League nell'andata degli ottavi di finale contro il Bayern) illustra qualità e difetti di un portiere della sua altezza. Il problema non è la reattività sul gol, ma è legato alla sua tecnica che non era quella giusta. Avrebbe dovuto respingere la palla con il piede, invece che provarci con le mani. Un portiere più piccolo, con più istinto e tecnica l’avrebbe parata".

Nessun dubbio sulle qualità individuali di Maignan, ma restano ancora delle piccole riserve. Servirebbe un banco di prova più forte, uno step successivo che forse solo la responsabilità di indossare la maglia della nazionale potrebbe dargli.

"Mike ha scalato le gerarchie con brio, ma non l’ho mai visto con continuità al livello delle nazionali dove in una decina di partite devi essere sempre all’altezza. Quando giochi con la nazionale il livello è superiore perché giochi con i migliori del tuo Paese e affronti i migliori di ogni nazione avversaria, e non è sempre il caso quando sei in club. A Maignan avrebbe fatto bene andare al Mondiale. Non posso ancora valutarlo in modo completo".

di Mario Lorenzo Passiatore

VAI ALLA CATEGORIA

Calcio Estero

CONDIVIDI