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Galliani rivela: 'Ho due rimpianti di mercato per il mio Milan'

di Claudio Ruggieri

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Pubblicato il 30/07/2022

L'amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, ha rilasciato una lunga intervista al settimanale della Gazzetta dello Sport, SportWeek, dove ha ripercorso i momenti storici con il suo Milan e anche il grande lavoro con il Monza. E ha rivelato due rimpianti di calciomercato...

Trentuno anni in prestito al Milan. Così ama definire la sua lunga permanenza in rossonero Adriano Galliani, oggi amministratore delegato del Monza, la squadra del cuore del Condor. Dopo i tanti successi con il Milan è arrivata la grande soddisfazione con il Monza con la promozione in Serie A, la prima della storia del club brianzolo. Un'impresa storica che per Galliani significa davvero tanto.

"Era un obiettivo fin da quando Silvio Berlusconi, nel settembre del 2018, ha accettato la mia proposta di acquistare il Monza. Ma riuscirci così rapidamente non era poi così facile. In quei primi minuti, stracolmi di gioia, di festa a Pisa ho pensato a mia mamma che mi portava allo stadio San Gregorio, che poi sarebbe diventato il Sada, quando avevo 5 anni.

Ho pensato che per le ultime partite avevo passato più tempo nel Duomo di Monza che allo stadio. Ho pensato a quanti sacrifici e quante delusioni avevano avuto i tifosi del Monza in oltre un secolo. E ci è voluto Berlusconi, al quale sarò eternamente grato, per fare storia e soddisfare una fame lunga 110 anni…Per tutto questo ho pianto come non mi era mai capitato per un evento sportivo. Perché la promozione del Monza in A è un legame fortissimo con le mie radici”.

Nel cuore di Galliani ovviamente c'è il Milan, tanti i successi in rossonero, sempre con Berlusconi presidente. Un legame profondo, importante, con loro due il Milan ha vinto praticamente tutto. Tante soddisfazioni ma anche alcune delusioni importanti, come la storia finale persa ad Istanbul. E qualche rimpianto di mercato, come rivelato da Galliani sempre a Sportweek.

"Ho almeno due rimpianti: Del Piero e Cristiano Ronaldo. Il Padova che ci offrì Del Piero bambino per 5 miliardi e dicemmo di no. E mi dispiace che perdemmo in volata la corsa per avere Cristiano Ronaldo quando passò dallo Sporting allo United. Noi eravamo in ballo, ma gli inglesi fecero un’offerta troppo alta. Quest'anno invece sono felice di aver acquistato Pessina, è un monzese come me".

di Claudio Ruggieri

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